Urne decisive, urne di ballottaggio quelle aperte questa mattina a Lamezia Terme e Isola Capo Rizzuto. Entrambi i comuni sono arrivati al voto dopo uno scioglimento per infiltrazioni mafiose.

 

La città della Piana, in particolare, porta con sé un triste primato, quello del terzo scioglimento dal 1991, un unicum in Italia per i comuni con più di 50 mila abitanti. A sfidarsi per entrare a via Perugini sono il sindaco uscente Paolo Mascaro, avvocato che una manciata di giorni fa la Corte d’Appello di Catanzaro ha dichiarato candidabile e il promoter Ruggero Pegna.

 

Il primo nella scorsa tornata elettorale aveva corso con la coalizione del centrodestra mentre ora porta avanti una formazione civica. Rappresenta invece Udc, Fratelli d’Italia e Forza Italia l’imprenditore del mondo musicale Pegna. Due settimane intense quelle che sono seguite al voto del dieci novembre scorso, con reciproci scambi di accusa e querele.

 

Nessuno degli altri quattro candidati rimasti fuori dal ballottaggio ha dato indicazioni al proprio elettorato su dove indirizzare le proprie preferenze, anzi, molti hanno avuto parole dure per entrambi gli aspiranti sindaci rimasti in lizza.

 

Sfida tra centrosinistra e centrodestra a Isola Capo Rizzuto. Nel comune di appena 18 mila abitanti, sciolto dopo che l’operazione Johnny portò alla luce i presunti interessi delle famiglie di ‘ndrangheta negli affari legati alla gestione dei migranti ospiti del Cara, si contendono la fascia tricolore due avvocati.

 

Si tratta di Maria Grazia Vittimberga per il centrosinistra e Maurizio Piscitelli per il centrodestra. Vittimberga, componente della segreteria provinciale del Partito democratico, ha sfiorato al primo turno il 43 per cento dei consensi, Piscitelli, storico esponente del centrodestra si era fermato al 35.

 

Le urne saranno aperte fino alle 23. Vincerà il candidato che otterrà più voti e in caso di parità verrà eletto primo cittadino il più anziano tra gli avversari.