VIDEO | Dopo tre ore di riunione al cospetto del leader del Carroccio, passa - per ora - la linea del commissario regionale. Il seggio al senato va a Fausto De Angelis
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Salvini è deluso dalla Lega calabrese, sempre più divisa e in balia dei veleni. La riunione fissata per oggi a Roma non è stata delle più semplici. Sulla scrivania del Capitano non c’era solo la pratica Minasi, ma anche e più in generale la ristrutturazione del carroccio in Calabria.
Al cospetto del leader erano convocati i consiglieri regionali (Filippo Mancuso, Simona Loizzo, Pietro Raso e Pino Gelardi) insieme a Tilde Minasi, Roy Biasi, Nino Spirlì e Cataldo Calabretta.
Il primo nodo da sciogliere era quello relativo alla scelta della Minasi, divisa tra il seggio attribuitogli sul finire dello scorso anno a Palazzo Madama - al posto del senatore Paolo Saviane, parlamentare leghista di Belluno deceduto il 20 agosto scorso - e la Cittadella dove occupa la casella delle Politiche sociali della giunta di Roberto Occhiuto. La decisione, sulla quale manca ormai solo l’ufficialità, conferma l’orientamento che già nelle settimane scorse era stata ventilata da più parti: Tilde Minasi rimarrà per i prossimi quattro anni al suo posto in Regione Calabria, lasciando via libera al Senato a Fausto De Angelis che dopo la candidatura al Senato con la Lega nel 2018, si è preso una pausa trascorrendo i successivi due anni nelle fila di Fratelli d’Italia con cui si candidò alle regionali nel 2020 senza essere eletto, per riscoprirsi nuovamente vero leghista negli ultimi mesi.
L’altra patata bollente nelle mani di Salvini è il destino e il futuro della Lega calabrese, in cui ognuno cerca di riposizionarsi in vista delle politiche del 2023. C’è un fronte compatto e ampio che rema contro il commissario Giacomo Saccomanno. Tra questi certamente il sindaco di Taurianova Roy Biasi e l’ex presidente facente funzioni della Regione Calabria, il redivivo Nino Spirlì.
I due stanno cercando di dare la spallata al commissario per “riprendersi” il partito, nonostante i risultati dell’ultima elezione regionale non siano stati per loro, e per i candidati a loro vicini, propriamente esaltanti. Fatto sta che la partita regionale della Lega per il momento è stata congelata. Saccomanno rimarrà al timone ancora per qualche tempo. Mentre entro la prossima settimana dovrebbe risolversi il rebus delle diramazioni provinciali e cittadine del carroccio. A Salvini sono rimaste le indicazioni che gli esponenti calabresi hanno portato a Roma al fine di una valutazione che non dovrebbe tardare troppo ad arrivare. Resta aperta la partita per il provinciale a Reggio Calabria.