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‘Al di là dei rilevamenti di Svimez, Banca d’Italia, Eurispes, la Calabria – ad un anno esatto dalle elezioni regionali e dalla vittoria della coalizione di centrosinistra – è ancora in fase di start up’.
Lo scrive il presidente della I Commissione consiliare Franco Sergio, in relazione alla situazione in chiaroscuro che mostra una Calabria sempre più “Cenerentola” nel Mezzogiorno.
"Se ci dovessimo dare un voto per questo periodo - ha spiegato il consigliere regionale - in tutta onestà la valutazione non potrebbe andar oltre “l’adeguato migliorabile”. E, se vogliamo dare un segnale di speranza per il futuro prossimo, dovremmo necessariamente innescare un’accelerazione al processo di gestione utilizzando appieno gli strumenti e le risorse (Por, Pon, Psr per circa 3 miliardi e 300 milioni di euro) per affrontare i nodi strutturali della situazione socio-economica.
"Per attivare il circuito virtuoso che porta alla crescita, si impone la necessità di mettere in sinergia la Giunta, il Consiglio, l’apparato burocratico-amministrativo, con quest’ultimo che necessita di ben decisi e determinati interventi riformatori in chiave di efficienza ed efficacia - ha aggiunto Sergio - Nell’epoca post-industriale tale efficenza/efficacia della gestione non può che essere misurata attraverso la verifica di risultati obiettivi".
"Ora si tratta di predisporre un crono-programma ben delimitato e scadenzato per “prevenire le emergenze” piuttosto che agire in stato di “protezione civile” (sia in senso metaforico che reale visti le sciagure naturali che si abbattono sulla Calabria) - continua - Cultura, sanità, agricoltura, ambiente e turismo. Sono ovviamente i settori strategici su cui puntare per rilanciare l’occupazione e lo sviluppo, attraverso un sistema infrastrutturale che crei quella cerniera di integrazione sinergica capace di generare una governance di coesione economica e sociale".
Insomma, secondo Sergio, per rilanciare l'azione amministrativa della Giunta e del Consiglio bisogna superare "la convinzione di un governo monocolore piuttosto che di una coalizione". Finora il Pd ha creduto di poter governare da solo, e l'azione del governo regionale ne è ha subito le conseguenze, quasi paralizzata dagli scontri interni tra 'democratici'. Solo una azione incisiva del presidente Oliverio può permettere di superare questi 'blocchi', soprattutto attraverso, conclude Sergio, 'la condivisione dei processi'