Controcorrente e Riformisti spingono perché rimanga in campo. Viene meno l’idea di un profilo unitario caldeggiata dal segretario regionale e dal responsabile nazionale degli Enti locali. Spunta anche il nome di Eugenio Marino
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La segreteria provinciale del Partito Democratico di Cosenza resta una partita aperta perché dall’associazione “Controcorrente” e dal gruppo dei Ricostituenti è stato chiesto ad Antonio Tursi di ricandidarsi. Dopo l’azzeramento della vecchia fase congressuale, Italo Reale la settimana scorsa ha rinnovato ex novo la Commissione provinciale. Aldo Zagarese, però, dopo pochi giorni si è dimesso. Ufficialmente per motivi personali che sono stati tuttavia funzionali a ripristinare una parità di genere che qualche democrat aveva notato non essere stata rispettata. Restano in carica il presidente Riccardo Tramontana, Mimmo Bevacqua, Enza Bruno Bossio, Franco Iacucci e Maria Locanto.
L’assemblea tra Controcorrente e Ricostituenti
Le nuove candidature vanno presentate entro sabato 23 aprile, così da celebrare il congresso dal 6 all’8 maggio. Oggi pomeriggio a Cosenza si è tenuta un’importante riunione presso la sede della Cgil alla quale hanno partecipato i membri dell’associazione politico-culturale “Controcorrente” ed esponenti dei Ricostituenti, un’ala interna del Pd. C’erano anche altri militanti, come ad esempio gli ex componenti della commissione bruzia Carolina Casalnovo e Pasquale Santoianni. Presente il sindaco di Aprigliano Alessandro Porco, che da iscritto dell’associazione, ha ribadito di non avere alcuna tessera di partito in tasca.
Tutti gli interventi hanno viaggiato in un’unica direzione: spingere Tursi ad impegnarsi nuovamente. Quanto accaduto di recente è stata ritenuta una vittoria politica, riconosciuta sia dall’opinione pubblica che da ampie schiere all’interno del partito. È su queste convinzioni che gli è stato chiesto di ricandidarsi e di sfidare per la seconda volta le logiche che dalla platea ritengono superate dagli eventi. Il diretto interessato ha chiesto un po’ di giorni per riflettere e valutare quale possa essere il suo effettivo impegno politico.
Non ci sarà un candidato unitario
A prescindere se Tursi raccoglierà o meno l’invito, è emersa la voglia di cimentarsi nella corsa alla segreteria. Verrebbe così meno l’idea di Boccia e di Irto di convergere su un nome unitario (che non c’è). Da stasera si potrebbe pertanto parlare di profilo con ampio sostegno, che poi sarebbe quello che le aree di riferimento dei commissari garantirebbero al momento della composizione delle liste. A Roma Vittorio Pecoraro aspetta un cenno, ma difficilmente scenderà di nuovo in campo senza una convergenza convita e totale sul suo conto. Le piste che conducono a Sergio Campanella e a Michele Rizzuti dei Giovani democratici per ora non diventano calde, tanto che in giornata è circolato il nome di Mariella Pecora. Componente dell’assemblea regionale, si è candidata nella lista di Amalia Bruni alla Cittadella.
Infine, è da tenere in debita considerazione Eugenio Marino, il vice responsabile dell’organizzazione del partito al Sud e nelle Isole.