Il presidente dell’associazione Controcorrente porge un ramoscello d’ulivo al sub commissario dem. La vittoria di Succurro alla Provincia ha reso evidente la necessità di serrare le fila
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Guai ad abbassare la guardia con il Partito Democratico di Cosenza. Una giornata convulsa e ricca di veleni viene chiusa con un colpo di scena distensivo. Antonio Tursi ritira il ricorso che ha avanzato nei confronti di Maria Locanto sulla composizione delle liste e invita la sua rivale nella corsa alla segreteria provinciale a fare altrettanto. Il messaggio è ovviamente recapitato anche al gruppo di militanti di San Giovanni in Fiore che ne hanno formulato un terzo a loro volta contro lo stesso Tursi in qualità di presidente dell’associazione politico-culturale “Controcorrente”. Gli viene imputato di non aver seguito gli orientamenti del partito durante la campagna elettorale delle ultime comunali a Cosenza. Accuse che il diretto interessato ha sempre rispedito al mittente.
Tursi: «Decisione unilaterale, ma impellente»
«Avevo dato la mia disponibilità a fare questo gesto in un recente incontro a Castrovillari al fine di rasserenare il clima e svolgere un congresso tranquillo - ha detto Tursi a LaC News24 -. La decisione unilaterale di ritirare il ricorso diventa però urgente e impellente alla luce delle polemiche e della conflittualità innescate dalla sconfitta alle elezioni per presidenza della Provincia di Cosenza». La vittoria di Rosaria Succurro e del centrodestra ha mandato in tilt l’intero centrosinistra, tanto che non si contano i comunicati e le sortite mediatiche diffuse dai vari uffici stampa. «Credo che sia quanto più necessario svolgere immediatamente il congresso - continua -. Il tutto al fine di ripotare il confronto in più giusti binari attraverso la costituzione di organismi legittimamente eletti. Mi riferisco a luoghi di discussioni come l’assemblea e la direzione».
L’invito a Maria Locanto
Tursi si rivolge quindi direttamente alla sua sfidante, la cui candidatura era scaturita da un accordo politico (in cui rientrava anche l’appoggio a Nociti per le provinciali, ndr) siglato a Roma tra i vertici regionali e Boccia. «L’invito che faccio a Maria Locanto e agli iscritti di San Giovanni è di ritirare i loro ricorsi e di condividere con me la necessità di aprire subito la fase congressuale. Nello stesso tempo invito con forza dirigenti, rappresentanti istituzionali e iscritti a porre fine a questa rissa di denunce e imputazioni di responsabilità. È l’ora di una pax democratica. Al netto del risultato delle elezioni, ognuno porta una parte di responsabilità. Ora però assumiamoci quella di ricostruire il partito. C’è da riorganizzare una comunità già dilaniata a cui non può portare utilità e giovamento la caccia alle streghe scatenatasi ieri. Credo sia utile e necessario normalizzare il partito a Cosenza, così come avvenuto nelle altre federazioni calabresi. Ciò - conclude - nell’interesse degli iscritti di Cosenza, del partito regionale e nazionale».