Fa ridere o fa paura? Difficile dirlo a meno di 24 ore dell’annuncio, ma il nuovo servizio lanciato dai Cinquestelle di certo per ora fa parlare. E molto.
L’ideona è stata lanciata direttamente dal blog ufficiale: «Da oggi è online Segnalazioni, un nuovo strumento dedicato a tutti gli iscritti al MoVimento 5 Stelle, che potranno segnalare in maniera puntuale e tempestiva iscritti, candidati e portavoce eletti che non rispettano i principi che stanno alla base del MoVimento 5 Stelle».
Dunque, chi è iscritto e ha accesso alla piattaforma Rousseau, il sistema online usato per interagire con i militanti, può segnalare comportamenti che non considera ortodossi. Parafrasando una canzone di Battisti, si potrebbe dire: “Tu chiamale se vuoi… delazioni”.
Ma attenzione: «Le segnalazioni non supportate da adeguati riscontri oggettivi, assimilabili a “intento persecutorio” nei confronti del segnalato - si precisa -, possono portare all’apertura di una procedura disciplinare a carico del segnalatore».
Insomma, un vespaio che ronza su Facebook con crescente intensità.

 

Le reazioni sui social: Di Maio e Lezzi i più "segnalati"

«Il mio vicino di casa nasconde in cantina una famiglia di ebrei. Ah scusate, non siete la Gestapo? È che mi sono confuso. Sembrate proprio loro», commenta un utente sotto il post che annuncia l’iniziativa sulla pagina Facebook del M5s.
Commenti nei quali il più “segnalato” sembra essere il vicepremier Luigi Di Maio. «Volevo segnalare il portavoce Di Maio per il condono a Ischia che va contro i principi che stanno alla base del Movimento», scrive un altro, spalleggiato a sua volta dal commento di un futuro disoccupato: «Segnalo Di Maio. Grazie al nuovo decreto dignità io non potrò avere nuovi rinnovi sul lavoro e da gennaio sarò a spasso».
Ma ce n’è per tutti: «Vorrei segnalare Barbara Lezzi per aver promesso di fermare la Tap». Quello del gasdotto trans-Adriatico è un tema caldo nel popolo cinquestelle e all’indice finiscono in molti: «Salve, vorrei segnalare Di Maio, Lezzi, Costa, Toninelli e Conte stesso, che non hanno mantenuto le promesse su Tap e vanno contro i principi base del movimento. Certo che vi arriveranno le mie segnalazioni, vi ricordo che qui in Salento c'è un popolo che lotta, contro un governo di ipocriti».

 

«E poi li mandate in Siberia?»

In tanti azzardano parallelismi con i metodi di spionaggio da piena guerra fredda. «E poi che fate, li mandate in Siberia?», si chiede un utente. «Dopo le segnalazioni ci penserà il tribunale del popolo?», incalza un altro. E ancora: «Nei dati della persona da segnalare devo anche mettere la via di dove abita per il rastrellamento o fate voi?».
C’è poi chi preferisce sottolineare le controindicazioni di una iniziativa che può rivelarsi un’arma a doppio taglio: «Fantastico... un sistema di autodistruzione dall'interno senza paragoni. Una mossa geniale».
Infine c’è chi la butta sulla cultura: «Per passare da Rousseau ad Orwell ci vuole un attimo», suggerisce un utente citando l’autore di 1984, il romanzo dove fece la sua apparizione il Grande fratello, quello vero, che tutto vede e tutto sente, e niente ha a che fare con i reality show.

 

Pochi commenti favorevoli

Pochissimi gli interventi a favore dell’iniziativa, nonostante si tratti della pagina social del Movimento, a dimostrazione che contro la semplice delazione come metodo politico ci sono probabilmente ancora anticorpi attivi nella società italiana. Soltanto un utente ci tiene a stigmatizzare le critiche e le ironie: «Complimenti per i commenti - afferma sarcastico -. Le segnalazioni sono tracciabili e se non sono veritiere ognuno si prenderà le sue responsabilità».
Difficile che basti questo a far desistere tutti coloro che, all’interno del Movimento, sono pronti a svuotare le scarpe dai sassolini accumulati in sei mesi di permanenza al governo del Paese. Più facile, invece, che il nuovo servizio “segnalazioni” alimenti ulteriori tensioni interne portando indirettamente acqua al mulino della Lega, che continua a erodere il consenso elettorale dell’alleato in vista delle Europee.