Sarà il prossimo 26 maggio il giorno delle linee programmatiche di Jole Santelli. Quattro mesi dopo le elezioni regionali, tenute lo scorso 26 gennaio, la governatrice si presenterà in Consiglio regionale per esporre il suo programma di governo per la Calabria. Lo ha stabilito la Conferenza dei capigruppo che si è riunita a palazzo Campanella alla presidenza di Mimmo Tallini.

All’ordine del giorno della prossima seduta anche alcuni debiti fuori bilancio, una rimodulazione del Por e la modifica al regolamento del Consiglio per l’istituzione di una nuova Commissione.

La nuova Commissione

La maggioranza di centrodestra ha deciso di andare avanti per le propria strada e pare si siano convinti anche i gruppi che avevano richiesto maggiori approfondimenti sulla vicenda. Sia la Lega, rappresentata da Tilde Minasi, che Fdi, rappresentata da Filippo Pietropaolo, hanno stavolta dato il proprio via libera al nuovo organismo che, però, dovrebbe occuparsi di Agricoltura (LaC News24 già ne parlò qui il 4 maggio scorso). La nuova Commissione che prima era stata pensata per lavorare specificamente sui Fondi europei, per un periodo avrebbe dovuto essere mista (Fondi europei e Agricoltura), adesso diventa esclusivamente “Agricoltura”. Ed avrebbe già un presidente: Pietro Molinaro della Lega che, in qualche modo, verrebbe ricompensato dalla delusione di non essere stato assessore.

La minoranza, invece, ha annunciato in maniera compatta il proprio dissenso rispetto all’istituzione del nuovo organismo. Tra i più critici Francesco Pitaro che ha evidenziato come non sia «il momento migliore per disporre nuove spese per le casse regionali». Pitaro ha poi chiesto che al prossimo Consiglio fosse messa anche l’elezione degli Uffici di presidenza delle Commissioni per accelerare i tempi. Ma il centrodestra ha risposto “picche” per poter procedere quando sarà istituito anche il nuovo organismo.

Dibattito sull'ordinanza riapri bar

Il centrosinistra aveva poi chiesto la discussione, magari in un Consiglio straordinario, di quanto avvenuto in seguito all’ordinanza firmata dalla Santelli e poi impugnata dal governo che, per il centrosinistra ha aperto un deprecabile scontro tra Stato e Regione. La richiesta ha trovato spazio soltanto con l’inserimento all’ordine del giorno della discussione sullo stato di attuazione della fase 2. C'è da aspettarsi, però, che il dibattito affronterà anche il nodo dello scontro finito davanti al Tar tra il governo regionale e il ministro Boccia.

Udc fuori dalle presidenze

Dopo il 26, dunque, la maggioranza potrà lavorare alla composizione delle Commissioni che verosimilmente vedranno la luce nel mese di giugno. Seppure con la postazione in più ci sarà qualcuno da scontentare. Attualmente le Commissioni sono sette, compresa la “Vigilanza” che va all’opposizione e la cui presidenza sarà affidata a Carlo Guccione. Alle sei disponibili per il centrodestra si aggiungerà quella “Agricoltura”. Lo schema, al momento, prevede due Commissioni per Fdi, due per la Lega, una per Forza Italia (Giannetta alla Sanità), e due per i tre partiti più piccolo: Cdl, Santelli Presidente e Udc. A restare esclusi stavolta dovrebbero essere i centristi che esprimono già l’assessore al Bilancio Francesco Talarico e un segretario questore di palazzo Campanella con Giuseppe Graziano. Nicola Paris, dunque, dovrebbe accontentarsi di una delega. Tra i delusi, invece, dovrebbe esserci nuovamente Baldo Esposito della Cdl che aspirava alla “Sanità”, ma potrebbe ripiegare su “Riforme”.

Pitaro e Caputo viaggiano in coppia

Continua invece la commedia dentro la “Santelli Presidente” che non ha ancora espresso il proprio capogruppo e continua a presenziare alle riunioni della Conferenza con entrambi i propri consiglieri Vito Pitaro e Pierluigi Caputo. Anche questo un vero e proprio inedito, tra i tanti, che ha regalato questo avvio di legislatura.