Toninelli a Corigliano-Rossano: «Meno Tav al Nord e più Frecce al Sud»

VIDEO | Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nella sua prima visita nella Sibaritide si sbilancia sul Frecciargento che «presto sarà attivato sulla tratta Sibari-Roma», ma prende tempo sul Terzo Megalotto della Statale 106 Sibari-Roseto. Mentre sul raddoppio e messa in sicurezza della strada della morte tra Sibari e Crotone non dice una parola

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di Marco  Lefosse
26 febbraio 2019
19:06

Meno Tav al Nord e più Frecce al Sud. Si potrebbe sintetizzare così la visita del Ministro dei traporti e delle infrastrutture Danilo Toninelli in Calabria. La terza in poco meno di tre mesi e la prima nella terra calda della Sibaritide. Quell’area attesa dalla grande sfida di Corigliano-Rossano, la nuova terza grande città della nostra regione, ma che continua a rimanere depressa dalla mancanza di Stato e di servizi.

«Prima dell’estate la Frecciargento Sibari-Cosenza-Roma»

Almeno una buona notizia, però, nella grande terra del Nord-Est, nell’altra Calabria, Danilo Toninelli l’ha portata. Ed è quella che da domani, dopo il vertice tecnico tenutosi stamani nella sede dell’autorità portuale di Corigliano-Rossano, gli uffici del dicastero in sintonia con quelli di Rete ferroviaria italiana e Trenitalia si adopereranno per attivare – finalmente – le corse della Frecciargento sulla tratta Sibari- Cosenza-Roma. «È inumano che i calabresi di questa zona – ha detto il Ministro – per raggiungere la capitale impieghino tempi biblici. Serve cambiare e laddove Trenitalia ravvisasse la mancanza di utili sarà lo Stato ad intervenire con il proprio capitale sociale per rimediare al deficit dell’utenza». Quindi a mettere i soldini per far girare i treni. «E questo – ha aggiunto Toninelli - testimonia come forse serve meno Tav al Nord e più treni al Sud, per mettere in pari il Paese». Una buona notizia, dunque, che potrebbe addirittura attuarsi nel giro di pochi mesi e comunque prima dell’estate.


Il Terzo Megalotto potrebbe essere rivisto con il progetto definitivo

Ma nella Sibaritide e a Corigliano-Rossano, in particolare, la mobilità ferroviaria – come dicevamo - è solo una delle piaghe su uno sterno flagellato da anni di insipienze politiche, depauperamenti e scippi. Ma chi si aspettava che il Ministro potesse avere una soluzione a tutto (quantomeno alle vertenze che riguardano la mobilità e i trasporti) è rimasto deluso. Continua, infatti, ad aleggiare un alone di mistero sul Megalotto 3 della Statale 106. Quello che è già approvato al CIPE e pronto a partire, che vale 1.3 miliari di euro e lavoro per dieci anni ma che con l’apertura dell’esperienza di Governo Lega-5 Stelle sembra essersi avvolto nella nebbia. Sono risaputi i mal di pancia della deputazione sibarita sulla congruità (almeno economica) dell’opera. Ma è anche vero che lo stesso Toninelli nell’ultima visita calabrese nel catanzarese aveva tranquillizzato tutti dicendo che a breve sarebbero iniziati i lavori. Questo prima di Natalae. In realtà in tanti pensavano che oggi il Ministro fosse venuto a dare una data sull’apertura dei cantieri della Sibari-Roseto Capo Spulico. Invece no. Ha rimandato a prossimo appuntamento. «Stiamo lavorando – ha, però, tranquillizzato il capo del dicastero delle Instratture – perché la Calabria est abbia una strada veloce e sicura. Tornerò in Calabria per sapere da Anas qual è lo stato di avanzamento del progetto. Certamente  -ha poi chiosato Toninelli – non sarà il progetto iniziale di 1.3miliardi di euro però sarà un progetto che sarà apprezzato dal territorio».

Nessuna parola, invece, sull’ammodernamento della Sibari-Crotone.

Poi c’è l’altra storia, quella dei megalotti 8 e 9, sulla Sibari-Crotone. Quelli che attraversano la Città di Corigliano-Rossano e che dovrebbero essere interessati da un investimento di 770milioni di euro destinati alla messa in sicurezza del tracciato attuale, che tradotto significa più rotonde, più guardrail e più cunette. Quando, invece, si potrebbero investire questi soldi –come chiesto da più parti – per iniziare il raddoppio dell’arteria e portare, così un vero piano di ammodernamento sulla nuova terza città della Calabria. Ma su questo Toninelli non ha proprio aperto bocca.

Giornalista
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