‘Abbiamo sgomberato il campo abusivo sul fiume in un'area ad altissimo rischio idrogeologico (R4), mettendo in sicurezza le persone che lì vivevano. Se fosse successo un evento come quello di Rossano (o di Soverato qualche anno fa) avremmo contato centinaia di vittime. Una disgrazia annunciata da anni, e che noi abbiamo evitato con le attività preventive.

 

Abbiamo bonificato un'area dove le persone vivevano senza bagni, acqua potabile, in mezzo alle lamiere. Respirando fuochi nocivi e inalando ceneri (anche i bambini), in mezzo a topi e vipere. Abbiamo raccolto 400 tonnellate di rifiuti scaricati sul fiume.
Rischio costante di epidemie contagiose.

 

Abbiamo creato un campo di emergenza di protezione civile, attrezzato con cucine esterne a gas, bagni, docce, energia elettrica, acqua corrente, contenitori per rifiuti. Video sorvegliato e controllato all'esterno in modo da scoraggiare chi volesse commettere reati. E infatti le persone ospitate sono ridotte da circa 800 alle poco più di 300 che hanno accettato queste condizioni. Gli altri, soprattutto criminali prima nascosti nel campo abusivo tra le famiglie Rom, non potendo più commettere facilmente reati sono già andati via.

 

Abbiamo risolto un problema di incolumità delle persone, di igiene e sanità pubblica, di sicurezza sociale e urbana per tutta la comunità.
Ora, così come previsto, abbiamo dato seguito alla seconda parte dell'iniziativa che prevede un aiuto alle famiglie che hanno interesse ad integrarsi o a trovare altrove una sistemazione più decorosa e definitiva. Così smantelleremo anche il campo tenda, che era sempre stato considerato ovviamente assolutamente temporaneo.

 

Sono poche risorse stanziate, qualche centinaia di euro a persona, in modo da consentire alle famiglie di abbandonare la tenda con una piccola opportunità finalizzata a trovare un alloggio. Poco più di centomila euro in totale, poca cosa rispetto alle somme stanziate in passato (decine di milioni di euro) per costruire alloggi dedicati che sono diventati quartieri ghetto dove c'è il più alto tasso di criminalità di tutta la Calabria. E di cui oggi tutti paghiamo le tristi conseguenze in termini di degrado, sicurezza sociale e urbana.
Noi facciamo i fatti: con il populismo e la demagogia e le discussioni infinite e strumentali non si risolvono i problemi’.