Il sindacato ha redatto un progetto di sviluppo socio-economico che verrà condiviso con gli aspiranti amministratori
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Si chiama "La Cgil per la città di Castrovillari" il documento redatto dalla segreteria comprensoriale della Cgil Pollino Sibaritide Tirreno che sarà presentato nei prossimi giorni nel corso di una conferenza stampa e inviato a tutti i candidati a sindaco per le amministrative di Castrovillari, i quali, successivamente saranno invitati ad un pubblico confronto sui temi dell’idea di sviluppo proposti.
Le imminenti elezioni per il rinnovo della carica di sindaco e dell'intero consiglio comunale della città del Pollino hanno spinto il maggior sindacato della città a proporre un «nostra idea di un nuovo progetto di sviluppo socio-economico della città che per realizzarsi ha bisogno, prioritariamente, di una riorganizzazione della struttura burocratica comunale - scrive la segreteria comprensoriale - La valorizzazione e la formazione del personale devono diventare strumenti per stare al passo dei cambiamenti e, consapevoli delle difficoltà economiche, ma guardando all’obiettivo, con apposito nucleo operativo da costituire, intervenire con decisione contro la piaga dell’evasione fiscale». Un documento che ha l'intento di contribuire «alla discussione democratica, per stimolare un confronto partecipato su temi e priorità» che per l’organizzazione sindacale «sono rappresentativi di interessi generali, di natura programmatica e collettiva».
Un’idea di sviluppo efficace, che stia all’interno del piano di strategia nazionale per le aree interne, con la fattiva partecipazione di tutti gli attori territoriali e che guardi alla istruzione ed alla cultura come diritti imprescindibili. Per la Cgil una delle priorità di cui si dovrà dotare la prossima amministrazone è «un assessorato alla cultura che promuova, in primis, la cultura antifascista contro il riaffacciarsi di rigurgiti xenofobi». Ma anche «confronto» e «concertazione» sono due parole chiave che rilanciano il «protocollo di relazioni sindacali già esistente, devono essere gli strumenti per pretendere che il diritto alle cure sia effettivamente esigibile». Il rimando è al tavolo permanente territoriale sulla salute già chiesto in occasione del sit in di qualche settimana fa davanti allo Spoke di Castrovillari che è necessario «per monitorare il funzionamento delle strutture, verificare gli investimenti, trovare soluzioni per garantire i Lea, con l’auspicio che sia assunta dai candidati».
E poi i temi legati al comparto agricolo: agroindustria, il «no all’ecodistretto nel sito della ex “cementeria” per ragionare di filiera pubblica del legno» ma anche «valorizzazione dell’ASI e dell’area PIP, difesa di territorio ed ambiente, legalità e trasparenza, collocamento pubblico, criteri di aggiudicazione degli appalti e contrattazione inclusiva tra le altre priorità per la città, per il lavoro ed i diritti».