Conclusa con un dibattito la rassegna cinematografica organizzata, per il secondo anno, dall’Anpi di Taurianova e dedicata al tema dell’emigrazione. Quattro pellicole proiettate in altrettante serate, in collaborazione con il Circolo Zavattini di Reggio Calabria, che hanno descritto sia il viaggio che i meridionali hanno fatto nel Dopoguerra – alla volta delle regioni e delle nazioni che chiedevano manodopera – sia le odierne traversate che affrontano quanti arrivano in Calabria con i barconi.

Il confronto finale, introdotto dal presidente della sezione taurianovese dell’associazione dei Partigiani, Giuseppe Falleti, si è mosso dal dopo Cutro – criticando intanto la dichiarazione dello stato d’emergenza – e si è dato spazio alle novità che nel territorio della Piana si registrano sul fronte dell’accoglienza. Noemi Asciutto, operatrice del consorzio Macramè, ha descritto i risultati dell’Agenzia dell’abitare – realtà finanziata con il progetto Supreme attraverso un bando finanziato al comune di Taurianova – definendoli incoraggianti in vista dello smantellamento del ghetto di contrada Russo.

Tre sono stati i contratti di affitto stipulati in un anno, mentre sia Elisabetta Tripodi che Gregorio Pititto – rispettivamente presidente provinciale dell’Anpi e segretario della Cgil Area metropolitana – hanno criticato le attuali condizioni della tendopoli di San Ferdinando. La critica all’approccio emergenziale ha dato l’occasione per ricordare che esiste una legge regionale, la numero 18, che potrebbe sostenere progetti di assistenza. Secondo l’operatore umanitario Enzo Infantino servirebbe un impegno comune per fare in modo che la giunta regionale finanzi la norma nel prossimo bilancio.