Sarà la Corte costituzionale a stabilire se nel Consiglio regionale della Calabria dovrà sedere anche Wanda Ferro, di Fi, risultata la miglior perdente dietro a Mario Oliverio quale candidato presidente alle elezioni del novembre scorso, ma esclusa dall'assemblea per una modifica della legge elettorale. Ad investire la Consulta è stato il Tar della Calabria che ha dichiarato "rilevanti e non manifestamente infondate", le questioni di legittimità costituzionale sollevate dalla Ferro.  Il destino di Wanda Ferro passa, quindi, nella mani della Corte Costituzionale, decisione presa dal Tar dopo aver rilevato contraddizioni tra la legge elettorale e lo Statuto della Regione Calabria.

Wanda Ferro,  in seguito alla decisione del Tar ha dichiarato: “ in tutte le regioni d’Italia vige il rispetto della norma costituzionale che prevede, anche in mancanza di espressa previsione della legge elettorale regionale, che il secondo candidato alla presidenza è sempre di diritto consigliere regionale, in osservanza di un imprescindibile principio democratico che affida al leader della coalizione sconfitta la responsabilità di guidare l'opposizione, proprio per il consenso ricevuto da centinaia di migliaia di cittadini. Anche per questo oggi appare ancora di più incomprensibile la scelta di Mario Oliverio di opporsi al mio ricorso. Il risultato odierno - ha concluso - è già una vittoria per tutti quelli che, come me, aspirano a vivere in una regione "normale", e non in un perenne caso nazionale”.