FI, Tallini replica a Magno: «Sei guidato solo da logiche personali»

Il consigliere regionale risponde a muso duro al collega di partito che aveva rinunciato alla nomina di vice coordinatore per protestare contro il conferimento della stessa carica a Francesco De Sarro

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di Redazione
11 luglio 2018
16:07
Domenico Tallini e Mario Magno
Domenico Tallini e Mario Magno

«Più che ponderata, necessaria e soprattutto condivisa la nomina di Francesco De Sarro a vice coordinatore provinciale di Forza Italia. È risaputo che Magno, dal momento della sua mancata candidatura al Senato, abbia assunto un'aperta e pubblica polemica con tutta la classe dirigente del Partito, da quella regionale a quella cittadina, passando oggi a quella provinciale».
Lo afferma in una nota il coordinatore provinciale di Catanzaro di FI, Domenico Tallini, replicando a Mario Magno, che ieri ha rifiutato la nomina a vice coordinatore del partito per protestare contro il contestuale conferimento dello stesso incarico a Francesco De Sarro.

 


«Tutto legittimo per carità - prosegue Tallini - se tale dissenso fosse stato espresso nelle forme corrette di democrazia all'interno del Partito. Assistere a ripetuti e continui attacchi, con accuse incomprensibili e strumentali, verso tutti e su tutto, con relativo disimpegno elettorale pubblicamente dichiarato, lascia trasparire in modo fin troppo chiaro che Magno cercasse, da tempo, lo scontro con chi a suo dire, a vario titolo, ritiene responsabile della sua mancata candidatura alle elezioni politiche. Oggi l'occasione è data dalla decisione del sottoscritto, d'intesa con il coordinatore cittadino Pino Spinelli, di accogliere l'istanza di alcuni giovani che insieme a De Sarro hanno chiesto di voler contribuire alla ricostruzione di Forza Italia nella città di Lamezia. A tal proposito, rammento i suoi metodi di reclutamento voluti con determinazione per l'ingresso nel partito di Lamezia di soggetti che hanno dimostrato poi scarsa compatibilità con le idee e la storia di Forza Italia. Se proprio volessimo trovare, pertanto, una colpa da addebitare agli organi provinciali è quella di essere stato fin troppo tollerante e di non essere intervenuti tempestivamente per salvaguardare l'immagine del partito che, da quando ho l'onore di dirigere, si è radicato sul territorio attraverso l'adesione di tanti militanti ed in aperta discontinuità con le gestioni del passato».

 

Il consigliere regionale ha dunque definito «ingenerosa la posizione giustizialista del collega di partito nei confronti dei tanti amministratori comunali lametini che facevano parte del Consiglio comunale disciolto».
«Al contrario del tuo pensiero - ha aggiunto Tallini -, considero lo scioglimento del Comune di Lamezia una grande ingiustizia e sono convinto che prima o poi quella classe politica di amministratori, a cominciare dal sindaco Paolo Mascaro, sarà riabilitata dal tempo e dalla storia, a tutti i livelli».

 

Infine, l'affondo conclusivo: «Il mio modello di partito è lontano anni luce dal tuo e che, come ben sai, non ho ceduto e non cederò mai alla tentazione di chi vorrebbe, come te, che il Forza Italia fosse trasformato in un gruppo di amici funzionali solo a logiche elettorali personali, e le tue dimissioni, in definitiva, fanno chiarezza sulla tua posizione politica».


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