VIDEO | Assieme all'ex presidente del Consiglio regionale, che ricopriva la carica di coordinatore provinciale del partito, abbandona anche il coordinatore cittadino Ivan Cardamone. Un addio in aperta polemica con Giuseppe Mangialavori
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L'ex consigliere ed ex presidente del Consiglio regionale della Calabria Domenico Tallini lascia Forza Italia. Assieme a Tallini, che ricopriva la carica di coordinatore provinciale del partito, abbandona anche il coordinatore cittadino del partito Ivan Cardamone. Un addio polemico, epilogo di forti tensioni con Giuseppe Mangialavori, coordinatore regionale di Fi, nonostante non venga mai nominato direttamente nella nota stampa con cui i due big catanzaresi annunciano la decisione di uscire dal partito.
«La storia di chi fa politica sul campo, per passione e per militanza - affermano Tallini e Cardamone, in una nota congiunta - è fatta di scelte in grado di imprimere una svolta, a volte dolorosa e necessaria, e aprire nuovi percorsi. Forza Italia è stata la nostra seconda casa per tantissimi anni, un progetto che per una lunga fase, sia a livello nazionale che locale, è stato in grado di coadiuvare le migliori risorse e di rappresentare un punto di riferimento identitario ben preciso per tutta l'area del centrodestra».
«Negli ultimi tempi - aggiungono - gli scenari sulla gestione regionale del partito sono, purtroppo, mutati rispetto sia alla linea che era stata impressa dalla precedente gestione regionale che ai canoni nazionali che lo stesso presidente Berlusconi ha sempre voluto come principi ispiratori di Forza Italia, un partito liberale e garantista proiettato a governare un Paese come l'Italia. Tutto ciò ha determinato inevitabili ricadute negative creando destabilizzazione e incomprensione politica e, nonostante ciò, abbiamo continuato a svolgere in maniera attiva la nostra missione rispondendo con lealtà e senso di responsabilità ai ruoli ricoperti. Una situazione, questa, che si è prolungata per troppo tempo, arrivando oggi a non essere più sostenibile. Registriamo che non sussistono più le condizioni per proseguire il nostro percorso con Forza Italia, consapevoli di aver dato il massimo fino alla fine e, al tempo stesso, considerando la forza attrattiva e propulsiva creata sul territorio e nelle istituzioni. Una decisione che riteniamo, dunque, necessaria ed improcrastinabile, per ragioni prettamente politiche».