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“E’ una politica distruttiva, demagogica, senza sbocchi e prospettive quella portata avanti in Calabria – e in particolare nella città di Catanzaro dal Movimento Cinque Stelle. Invece di suggerire soluzioni ai problemi, reali o presunti che siano, i parlamentari pentastellati – dichiara Tallini in una nota - si concentrano sul gioco al massacro, proponendo la soppressione di strutture sanitarie di eccellenza. Questo significa, senza giri di parole, chiedere che venga sospeso l’accreditamento al Sistema Sanitario Regionale di cardiochirurgia.
Non basta dire che si è dalla parte dei pazienti e degli operatori. Si vuole, in altre parole, gettare il bambino con l’acqua sporca, senza curarsi degli effetti devastanti di tale posizione. Se cardiochirurgia deve essere adeguata e potenziata, allora i parlamentari, di tutti gli schieramenti, si uniscano in una battaglia per ottenere mezzi e risorse. Invocarne la chiusura, sulla base di criteri e procedure quanto meno discutibili e forse illegittimi, evidentemente ha altri fini. Dispiace che anche il deputato espressione della città non riesca a sottrarsi dalla morsa dei suoi colleghi di altre province e si presti a questi attacchi concentrici contro il Capoluogo. Mi auguro che gli elettori catanzaresi si ricordino delle crociate anti-Catanzaro del Movimento Cinque Stelle e dei suoi parlamentari.
Noi, come Forza Italia, difendiamo con ostinazione la nostra Università, le nostre strutture ospedaliere, i nostri cittadini, i nostri bravi medici. Siamo consapevoli che tante cose non vanno per il verso giusto in sanità, che sicuramente poteva esserci maggiore attenzione nell’attività di cardiochirurgia, ma riteniamo che non esistano i presupposti per la chiusura di un reparto che, nonostante ciò che ne pensano Parentela, Nesci e compagnia, riesce a dare risposte di qualità al territorio e caratterizza positivamente il sistema sanitario del Capoluogo”.