“Un golpe, una manovra a tenaglia per eliminare fisicamente l’unica vera opposizione in consiglio regionale, l’ennesima prova che esiste un patto trasversale per ridurre al silenzio chi dissente”. E’ una furia il consigliere regionale Domenico Tallini, dopo l’esclusione dal gruppo di Forza Italia, insieme al collega Orsomarso. Una furia che si abbatte sugli (ex?) compagni di partito, a partire dal capogruppo Nicolò, ma anche sui vertici di centrosinistra del governo regionale, che starebbero agendo di concerto con i loro rivali per depotenziarne il ruolo in Consiglio regionale.


“Ci troviamo di fronte  - attacca ancora Tallini - anche ad un’inaccettabile forzatura sul piano giuridico da parte di chi calpesta ogni giorno lo Statuto e le leggi, consentendo che la Calabria non abbia ancora una giunta dopo tre mesi e che il programma di governo si discuta oltre i termini previsti. Un ufficio di presidenza che non ha esitato di rimangiarsi quanto già deciso, vale a dire la nostra regolare iscrizione al gruppo di Fi, pur di fare un favore al traballante governatore. La cosa gravissima ed inaudita è che – circostanza che proveremo nei prossimi giorni - altri consiglieri regionali, tra cui lo stesso presidente Scalzo e il presidente Oliverio, hanno protocollato fuori termine la loro adesione al gruppo del Pd, ma sono stati regolarmente iscritti. Non ci faranno tacere, non riusciranno a cancellarci, tuteleremo in ogni sede – non esclusa quella giudiziaria – il nostro diritto di rappresentare Forza Italia in qualità di primi degli eletti nelle circoscrizioni Nord e Centro.  Se lo scopo era quello di mettere il silenziatore sulle inadempienze e sull’incapacità del presidente Oliverio di risolvere i problemi, sarà un forte boomerang per  gli autori dell’agguato, perché siamo ulteriormente motivati a continuare sulla strada di un’opposizione non pregiudiziale, ma senza sconti”.


“Non si illuda nemmeno - prosegue Tallini - chi pensa di poterci fare fuori da Forza Italia. È un caso grottesco, il primo del genere in Italia, in un partito che dovrebbe tenersi stretti coloro che portano il consenso reale e che invece sembra volersene sbarazzare per fare posto ai soliti nominati. Ci aspettiamo che dica qualcosa in merito il coordinatore regionale Jole Santelli e che prenda adeguate iniziative, a meno che non voglia assistere inerme al dissolvimento di Forza Italia in Calabria – conclude Tallini - Investiremo quanto prima il presidente Berlusconi di questa indegna manovra, costruita a tavolino per distruggere quel che resta di Forza Italia nella nostra regione e probabilmente per favorire anche qui la fronda che sta minacciando l’unità del nostro partito a livello nazionale”.