“Dell’opposizione “ragionata ed efficiente” sbandierata dal consigliere Nicolò non vi è traccia alcuna. Vi sono invece molte tracce di operazioni politiche confuse e ambigue che mi fanno pensare che il Nicolò sia un capogruppo etero diretto, ad autonomia limitata, che non fa il bene di Forza Italia e del centrodestra calabrese. D’altro canto, la sua elezione è passata attraverso una “convention ad excludendum” mirata a lasciare fuori dal gruppo i due consiglieri più votati, il sottoscritto e l’amico Fausto Orsomarso. Operazione assolutamente incomprensibile in un partito che, al contrario, ha bisogno di includere, di valorizzare il consenso, di ampliare sempre di più i suoi confini. “Meno siamo, meglio stiamo”, diceva Renzo Arbore e Nicolò sembra avere appreso bene la lezione.
Ma veniamo nuovamente alle contestazioni che mi vengono mosse. Si rileggano, i consiglieri che chiedono la mia espulsione, il resoconto del mio intervento in aula. Nessuna accusa verso consiglieri di Forza Italia e del centrodestra, nessun nome pronunciato e nemmeno sussurrato, solo una forte accusa nei confronti del presidente Oliverio che continua a dividere le opposizioni.
Lesa maestà ? Ma perché, mi domando, a difesa di Oliverioscendono in campo quattro consiglieri di Forza Italia ? E’ questa l’opposizione “ragionata ed efficace” ?
Ai quattro consiglieri suggerisco di rileggersi le cronache della grande manifestazione di Bologna, dove Berlusconi, Salvini e Meloni hanno rilanciato un centrodestra battagliero, alternativo a Renzi, che non farà sconti a nessuno. Esattamente il contrario di quanto avviene in Calabria. Noi continueremo a lavorare, con il coordinamento dell’amica Jole Santelli, a rafforzare il partito in ogni angolo della regione e ad affrontare le prossime amministrative con determinazione. Rafforzare il centrosinistra alla vigilia delle comunali di Cosenza e Crotone non mi sembra lascelta più ragionata ed efficiente”.