Il consigliere regionale in conferenza stampa ha spiegato i motivi del suo ritorno nel partito azzurro. Nessun problema al momento riguardo al suo appoggio a Fiorita a Catanzaro. Presenti i big calabresi e anche il vicepresidente nazionale e governatore
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«Ritorno da dove era partito tutto. Sono in Consiglio regionale perché Forza Italia mi diede la possibilità di candidarmi. C’è stata una parentesi di allontanamento quando sono confluito nel gruppo misto. All’epoca c’erano delle condizioni partitiche tali da non poter favorire la mia permanenza». Torna a casa quindi Antonello Talerico e lo fa in pompa magna con quasi tutto l’establishment calabrese di Forza Italia a partire da Roberto Occhiuto nelle vesti di vicepresidente nazionale del partito. Alla conferenza stampa con cui ha ufficializzato la sua adesione a Fi hanno infatti preso parte i coordinatori provinciali di Catanzaro, Vibo Valentia e Crotone rispettivamente Marco Polimeni, Sergio Torromino e Michele Comito, il coordinatore regionale Francesco Cannizzaro ed una folta presenza di forzisti, vecchi e nuovi. Soprattutto nuovi, se si considera che durante le ultime settimane più di 200 amministratori, tra cui moltissimi sindaci, hanno aderito al partito di Forza Italia.
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Partito diventato molto attrattivo quindi e che intende diventare, come ha spiegato lo stesso Occhiuto, fortemente maggioritario nel panorama calabrese e nazionale. Talerico rientra perché sono mutate le condizioni «anche in ragione – ha spiegato lui stesso – della pendenza giudiziaria che mi vedeva avversario di una eletta di Forza Italia – riferendosi evidentemente a Valeria Fedele – e che non consentiva più la mia permanenza. Mutate quelle condizioni non ho fatto altro che uniformare il mio agire in Consiglio regionale all’azione politica del presidente Occhiuto con il quale ho avuto sempre una grande sintonia politica, agendo sempre nell’interesse del territorio e mai per interesse clientelare». Sollecitato poi dalle domande Talerico ha chiarito anche la vicenda con Mangialavori: «Era tra quelle condizioni che all’epoca aveva determinato la mia scelta di lasciare Fi. Oggi posso dire che con Mangialavori gli animi sono assolutamente riappacificati ma, è ovvio, che in quella parentesi politica mi sarei aspettato dal coordinatore regionale un’equidistanza tra i candidati senza andare in sostegno di alcuni a danno degli altri».
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Insomma Talerico rientra da protagonista mantenendo, comunque a Catanzaro, l’asse con Fiorita, rimanendo saldamente nella maggioranza. Che non è un problema per Occhiuto e, almeno per il momento, neanche per gli altri big forzisti. Comunque non è stato questo fondamentalmente l’argomento all’ordine del giorno di una reunion forzista, tesa invece al rilancio di un partito che, nel frattempo, si vuole concentrare sulle elezioni europee confrontandosi con gli altri partiti a partire dalla Lega. «Competition is competition – esclama Occhiuto sollecitato sull’argomento spiegando tuttavia – io sono sostenuto da tutte le forze politiche di maggioranza tra cui anche la Lega con cui c’è un rapporto straordinario, anche se voi giornalisti – chiosa – misurate i miei rapporti con il presidente Mancuso dalle strette di mano. Siamo grandi e vaccinati – taglia quindi corto – ognuno fa le scelte che meglio ritiene. Faccio l'in bocca al lupo a tutti i candidati e mi auguro che la Calabria possa avere molti rappresentanti eletti in Europa anche se penso che l’unico partito che può esprimere un’elezione è il nostro. Io tifo per Giusy Princi e mi sembra normale» Quanto al rientro di Talerico, il presidente Occhiuto rimarca: «Si è candidato a suo tempo nella lista di Forza Italia che rappresenta la sua casa naturale. Posso dire che, a parte il suo carattere litigioso, come il mio del resto – ironizza – Antonello Talerico è certamente uno dei consiglieri migliori che abbia mai avuto la Calabria».