All'iniziativa si presentano i filo governativi. Tutti schierati i colonnelli di Jole Santelli e Roberto Occhiuto: da Mimmo Tallini a Giuseppe Pedà, passando per Gallo, Parente e Pasqua. Tutti a spingere il sindaco di Cosenza candidato governatore. Anche se il presidente del Parlamento europeo sul punto ha preso tempo
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Alla fine Antonio Tajani è arrivato a Reggio Calabria, ma nella giornata sbagliata. O quantomeno nella giornata in cui era meno atteso. Il presidente del Parlamento europeo ha voluto fortissimamente la candidatura di Marco Siclari al Senato alle ultime politiche e lo aveva adottato come punto di riferimento calabrese.
Tajani, inoltre, è stato l’interlocutore principale, durante gli ultimi e difficili mesi degli azzurri, del gruppo dei dissidenti che si riconosce nell’area dei fratelli Tonino e Pino Gentile che avrebbe voluto Piero Aiello candidato governatore alle prossime regionali.
Tutti lo attendevano, dunque, alla prima kermesse forzista quella organizzata da Siclari e che ha visto in platea i big dell’area (Mario Magno, Alfonsino Grillo e Pino Gentile oltre ai dirigenti reggini vicini all’ex deputato Nino Foti). Ed, invece, Tajani il primo giorno ha marcato visito e si è limitato ad una video chiamata, provocando non poca delusione all’interno del gruppo dei dissidenti al rientro nelle province d’appartenenza.
Il presidente del Parlamento europeo si è presentato invece all’iniziativa di Francesco Cannizzaro, concorrente e alternativo a Marco Siclari, che ha visto schierati tutti i colonnelli dell’area che si riconosce perfettamente nella linea della coordinatrice Jole Santelli e del deputato Roberto Occhiuto. L’area che sostiene la candidatura di Mario Occhiuto alla carica di governatore. Non a caso i fratelli Occhiuto, assenti durante la prima giornata, non sono mancati alla seconda per godersi gli applausi e l’investitura da parte di Tajani e della capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati Maria Stella Gelmini.
Insieme a loro tutta l’altra Forza Italia: i consiglieri comunali che non c’erano il primo giorno, gli amministratori vicini a Cannizzaro e poi i consiglieri regionali schierati con Occhiuto: Mimmo Tallini, Claudio Parente, Vincenzo Pasqua, Gianluca Gallo e Giovanni Arruzzolo.
Più un drappello di irriducibile che, invece, si tiene in equilibrio e ha deciso di presenziare ad entrambe le giornate come Baldo Esposito, Luigi Fedele e l’ex presidente della Provincia di Reggio Giuseppe Raffa.
Presente, necessariamente, ha risposto anche Marco Siclari che, insieme al fratello Giovanni (il sindaco di Villa) è stato costretto ad arrivare preso all’iniziativa dell’antagonista Cannizzaro, il quale lo aveva snobbato il giorno prima. Non poteva certo esimersi dal saluto al suo main sponsor romano.
Il presidente del Parlamento europeo, forse anche intuendo il clima dalle interviste pre-convegno, ha proposto a Cannizzaro un’inversione della scaletta chiedendo di essere il primo a parlare, per poi andare subito via. Ha provato ad evitare di essere ulteriormente tirato per la giacchetta e strumentalizzato. E, forse, anche a dare altre delusioni a tutta un’area che fin qui ha sperato nella sua riorganizzazione del partito.
Queste le sue parole in ordine alle prossime elezioni regionali. «Adesso stiamo lavorando per allargare il consenso e rafforzare Forza Italia dando un segno di grande attenzione al Meridione che è stato abbandonato da questo governo. Le regionali in Calabria si terranno l’anno prossimo e c’è tempo per la campagna elettorale. Il coordinamento regionale ha fatto una proposta per il candidato governatore che è una buona proposta. Adesso però dobbiamo pensare a rafforzarci e a vincere le prossime elezioni europee. Dopo passeremo alle regionali e ci riuniremo al tavolo con gli alleati. La proposta di Mario Occhiuto è una proposta di grande livello ma al tavolo con gli alleati presenteremo una terna di nomi come avviene sempre».
Tajani ha poi escluso spaccature. «Il partito è unito, la due giorni di mobilitazione lo dimostra. Ieri i senatori hanno fatto conoscere cosa stanno facendo al Senato e oggi tocca ai deputati. Io no faccio il tifo per nessuno e ricordo a tutti che gli avversari sono fuori e non dentro il partito».
Francesco Cannizzaro si gode il momento e l’aver indebolito le certezze degli avversari con la decisione di Tajani di prendere parte alla sua iniziativa.
«Una dimostrazione di grande partecipazione che servirà per il rilancio della coalizione di centrodestra e di Forza Italia per costruire l’alternativa al governo di Oliverio alla Regione e di Falcomatà in città».
E, a proposito delle comunali, Cannizzaro ha garantito che il centrodestra troverà il candidato migliore da opporre al sindaco uscente, smentendo che questo possa essere l’attuale presidente della Sacal Arturo De Felice, per come stava rimbalzando negli ultimi giorni. «Sono fantasie giornalistiche».
Reale invece il nome di Occhiuto per le regionali. «Tajani ha ribadito con forza la candidatura di Occhiuto proposta all’unanimità dal coordinamento regionale. Non credo che il tavolo nazionale possa andare contro questa decisione. Il candidato oggi è Occhiuto che è in sala ed è acclamato dalla gente. Si tratta di un sindaco che ha fatto grande Cosenza e che sarà il sindaco della Calabria».
Riccardo Tripepi