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‘6 miliardi di Euro già stanziati per il completamento dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria e per la Statale 106 tagliati dal Governo Renzi sono il vergognoso apice di una situazione insostenibile che non possiamo assolutamente accettare. Mentre nel resto del Paese gli appalti ripartono e si intensificano gli investimenti, la Calabria, ancora una volta viene punita e maltrattata, con la riduzione dei fondi destinati alle opere pubbliche, rinunciando definitivamente, così, a ogni possibilità di crescita e sviluppo’. Sono queste le parole del consigliere regionale Giuseppe Graziano che continua: ‘Renzi, Delrio & Co. ci dicano dove vorrebbero destinare questi fondi, come vorrebbero investirli e in particolare, con quale criterio di priorità. È possibile che il Governo sia completamente cieco e sordo davanti alle necessità reali di un’intera Regione che su questo andazzo arriverà alla desertificazione? E soprattutto si può restare indifferenti di fronte alle migliaia di vittime causate dalla famosa statale ionica definita non a caso la strada della morte?'
Graziano annuncia anche che sul tema sottoporrà un’interrogazione all’Assise regionale, chiedendo e sollecitando, il Governatore Oliverio ad intraprendere con forza e nell’immediato ogni utile iniziativa che possa portare ad un epilogo diverso da quello prospettato dal Governo.
‘Il divario tra il Nord e il Sud del Paese – prosegue - cresce ogni giorno di più. Il completo isolamento e la spoliazione totale di ogni diritto amplifica e dilata un gap storico che non potrà mai essere diminuito tantomeno colmato. Il Governo Renzi continua a mettere in atto, imperterrito, un’azione politica antimeridionalista e strafottente che evidenzia in ogni iniziativa e in ogni progetto le differenze nei trattamenti tra quelli che, evidentemente, considera cittadini italiani di serie A e di serie B.
Bisogna sovvertire – ribadisce ancora Graziano – questa condizione. Il Coraggio di Cambiare è e vuole essere anche questo. Un movimento fatto di persone, di cittadini, che intende restituire fiducia alla gente. Fiducia nella politica, nelle Istituzioni, ma anche e soprattutto fiducia in un futuro sostenibile per la nostra terra, per noi e per i nostri figli. Dobbiamo reagire e agire – conclude - per rimettere in equilibrio il principio di Democrazia che regge i fili tra chi governa e i cittadini’.