Attualmente sono 300 i licei nazionali che sperimentano il corso, di cui 17 quelli calabresi, 106 gli Ordini provinciali dei medici, 60mila gli studenti che lo frequentano
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L’eccellente risultato ottenuto da Arianna Vicari, la studentessa di Vicenza che ha realizzato il punteggio più alto, la prima in graduatoria su 80mila candidati nei test nazionali, per l’ingresso alla Facoltà di Medicina, inorgoglisce la Calabria tutta. Arianna venuta a conoscenza del suo primato nazionale, ha dichiarato che deve il risultato al corso di «Biologia con curvatura biomedica” frequentato nel liceo della sua città». È quanto dichiara la vice presidente con delega all’istruzione Giusi Princi.
«Sono felice per Arianna, ma sono anche orgogliosa perché un progetto partito da Reggio Calabria ha unito l’Italia diventandone un modello. Il corso, infatti - afferma la vice presidente - è stato da me ideato e sperimentato al liceo scientifico Leonardo da Vinci di Reggio Calabria, insieme al presidente dell’Ordine dei Medici Pasquale Veneziano, quando rivestivo l’incarico di dirigente scolastico. Da allora, dopo la prima sperimentazione reggina, il percorso è stato sposato dal Ministero dell’Istruzione e dalla Federazione Nazionale dei Medici e trasferito, tramite avvisi pubblici, a tutti i licei italiani, con il da Vinci capofila. Attualmente sono 300 i licei nazionali che sperimentano il corso di biomedicina, di cui 17 quelli calabresi, 106 gli Ordini provinciali dei medici, 60mila gli studenti che lo frequentano. Un’idea di successo quella partita dalla Calabria ricordata e riconosciuta anche dal segretario generale di Fnomceo, Roberto Monaco, in un video-messaggio youtube di congratulazioni ad Arianna».
«Proprio il prossimo 19 settembre - informa Princi - con gli altri componenti della cabina di regia nazionale saremo al Ministero dal Capo Dipartimento e dai direttori generali degli Ordinamenti scolastici e della valutazione per ultimare la proposta di istituzionalizzazione del liceo biomedico, un nuovo indirizzo (attualmente è una sperimentazione) che prevedrà, nel piano di studi la materia specifica della biomedicina con docenze affidate ai docenti di scienze e ai medici e attività laboratoriali presso strutture sanitarie. Orgoglio condiviso anche dal presidente Roberto Occhiuto che complimentandosi per la felice intuizione calabrese, anche in qualità di commissario ad acta della sanità, auspica che i tanti giovani medici che si formeranno grazie al percorso biomedico, diventino una risorsa per la Calabria».
La vice presidente Princi conclude «ringraziando per il prezioso lavoro, il presidente Pasquale Veneziano, il segretario della Fnomceo Roberto Monaco, il dottor Domenico Tromba e la professoressa Francesca Torretta referenti nazionali rispettivamente per la classe medica e docente e l’ingegnere Stefano Infantino, amministratore della piattaforma attraverso la quale vengono coordinati i licei italiani».