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Lamezia Terme - Costruire una grande alleanza civica che coinvolga tutte le forze del centrosinistra, movimenti e associazioni compresi. E’ l’ambizioso progetto sul quale sta lavorando, ormai da diverse settimane, il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno. Allargare il campo è il principale obiettivo del numero uno dei democratici calabresi che pare voglia coinvolgere nel progetto anche Pippo Callipo, leader ed ispiratore del movimento Io Resto in Calabria, ma anche ex candidato alla presidenza della Regione. Un particolare di non poco conto. Soprattutto per Autonomia e Diritti, il partito creato ad immagine e somiglianza di Agazio Loiero, che di Pippo Callipo proprio non vuole sentirne parlare. I loieriani non hanno dimenticato quanto avvenne nel 2010 e sono pronti a far saltare un eventuale alleanza tra il re del Tonno ed il Pd.
I paletti messi ed imposti dai partiti più piccoli e dalla minoranza interna, rischiano di rallentare il processo di rinnovamento lanciato da Magorno. Emblematico quanto accaduto ieri nell’interpartitica che ha riunito nella sede di Lamezia Terme tutto il centrosinistra. Al tavolo, oltre ai democratici, c’erano i rappresentanti di Sel, Autonomia e diritti, italia dei valori, Verdi, psi, Api, Psdi e Rifondazione comunista . Un riunione conclusa dopo ore di discussione con un nulla di fatto. Diversi i punti di disaccordo tra il Pd e suoi piccoli alleati. Non sembra esserci unità di intenti neanche sulle primarie che la minoranza dem vorrebbe fare subito e, comunque, entro giugno. Il gruppo capitanato da Massimo Canale ne parlerà lunedì in un apposito vertice. L’ultima parola però spetterà alla direzione nazionale convocata per lunedì. Tra i punti all’ordine del giorno anche il caso Calabria e, non è escluso, che per mettere fine ad incomprensioni, dissidi e mal di pancia, il candidato alla presidenza venga calato dall’alto con la benedizione di Matteo Renzi.