Il Partito Democratico di Cosenza regala subito un nuovo colpo di scena dopo la fumata bianca registrata nella serata di ieri e la sintesi trovata su Maria Locanto. Il ticket con Vittorio Pecoraro, che ha fatto un passo indietro come testimoniano le sue parole, non ha trovato la sponda di due membri di spicco del Pd bruzio. Giuseppe Mazzuca, presidente del Consiglio comunale di Cosenza, e Luigi Guglielmelli, componente della direzione regionale dei democrat, fanno sapere che non appoggeranno la candidatura dell’ormai ex sub-commissario.

«Abbiamo sostenuto con convinzione la candidatura di Vittorio Pecoraro alla carica di segretario provinciale - dicono -. Lo abbiamo fatto non contro qualcuno ma per affermare un’idea di rinnovamento autentico che potesse portare una nuova generazione alla guida del partito. Anche di fronte al quadro regionale che si sta delineando, infatti, la Federazione più importante della regione non può essere retroguardia ma deve assumere una funzione di guida dei processi politici».

Mazzuca e Guglielmelli: «Non sosteniamo Locanto»

Nelle parole dei due esponenti, si fa riferimento a quanto da noi pubblicato in serata, lo stralcio della lettera indirizzata da Pecoraro ai colleghi di partito. «Quanto comunicato in queste ore da Vittorio ci ha colto di sorpresa soprattutto per le motivazioni che hanno indotto al suo ritiro che, secondo le ricostruzioni di stampa, risiederebbero nella minaccia diretta ed univoca di non celebrare il congresso. A Vittorio - continuano - va la nostra solidarietà ma allo stesso tempo non possiamo accettare l’idea che a Cosenza il partito venga umiliato costantemente. Il metodo usato (le riunioni fumose romane) ci porta a non condividere la candidatura di Maria Locanto, che pur stimiamo ed apprezziamo come dirigente politico, perché ormai rappresenta un PD vecchio e superato e che non pone in essere le basi di rigenerazione richiamate sempre dal nostro Segretario regionale e che condividiamo».

La virata su Tursi

Le forze rappresentate da Mazzuca e Guglielmelli convergerano quindi sullo sfidante di Maria Locanto, che ieri alle 18 ha presentato il suo incartamento. «Per fortuna è stata presentata la candidatura di Antonio Tursi, candidatura libera da schemi precostituiti e nata dalla spinta del territorio a cui guardiamo con interesse e simpatia e che sosterremo in un congresso che ci auguriamo possa svolgersi attraverso un confronto ricco di contenuti e sereno nelle modalità».