Alla presenza di una delegazione di dipendenti, dei sindacati, del consigliere regionale Michele Mirabello, del vice presidente, Enzo Ciconte, del direttore generale del dipartimento bilancio, Filippo De Cello e dei consiglieri provinciali Vitaliano Papillo e Franco Barbalace, si è svolto questo pomeriggio, presso la sede catanzarese della vicepresidenza del consiglio regionale, un proficuo tavolo di confronto sul problema del mancato pagamento degli arretrati che mette seriamente a rischio il futuro dei dipendenti della provincia di Vibo, da mesi senza stipendio. Si è trattato di un incontro il cui esito potrebbe dare una boccata d’ossigeno ai lavoratori se solo si potranno utilizzare alcuni fondi rastrellati tra i meandri del bilancio regionale per pagare loro qualche spettanza. Al di là del lato positivo della riunione, i due amministratori vibonesi esprimono «forte rammarico, stupore e amarezza nel constatare l’assenza del presidente Andrea Niglia, del vicepresidente Pasquale Fera e di tutta la dirigenza amministrativa dell’ente provinciale ad un evento cosi rilevante, nel quale avrebbero potuto dare un supporto tecnico ulteriore, indispensabile in questa delicata fase per un problema che affligge i lavoratori della provincia. La loro assenza, invece, testimonia la totale indifferenza verso una questione che sta impensierendo centinaia di famiglie, seriamente compromesse per l’assenza di introiti indispensabili ad affrontare anche le spese quotidiane. Riponiamo fiducia – proseguono Papillo e Barbalace – sull’esito della riunione, ma non possiamo esimerci dal biasimare il comportamento dell’apparato politico della provincia di Vibo. Cionondimeno, vista la rilevanza dell’argomento, auspichiamo che per il futuro ci sia una maggiore attenzione ed un più convinto impegno da parte di chi è stato delegato al governo, e, quindi, alla cura ed alla tutela del territorio, e per il quale non è ammesso il defilarsi nel momento in cui si presentano emergenze così complicate e delicate come queste».

 

La replica di Niglia - Il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia, ritiene «fuori luogo e di basso profilo politico» i rilievi mossigli da Papillo e Barbalace che, attraverso un comunicato stampa,  hanno espresso: “Forte rammarico, stupore e amarezza, nel constatare l’assenza del presidente Niglia, del vicepresidente Pasquale Fera e di tutta la dirigenza amministrativa dell’ente provinciale, alla riunione, tenutasi ieri, a palazzo Alemanni, alla presenza del vice presidente della Regione Calabria, Enzo Ciconte”.
«Se i consiglieri Papillo e Barbalace, fossero giunti puntuali alla riunione con l’onorevole Ciconte, avrebbero appreso, dallo stesso, che il sottoscritto - ha aggiunto il presidente Niglia - poco prima, si era sentito al telefono con il vice presidente della Regione e con il responsabile regionale dell’area economico-finanziaria. I miei incontri e i contatti ufficiali e non, con Ciconte, con il governatore Mario Oliverio e con il presidente dell’Upi regionale, Franco Bruno, che ringrazio per la grande disponibilità, sono stati, in queste settimane, diversi e, ribadisco, rafforzati da documenti e iniziative pubbliche. Non mi pare, invece, di aver registrato - da parte di Papillo e Barbalace - nessuna proposta concreta e nessun atto ufficiale, per tentare di trovare soluzioni immediate alla delicata problematica inerente gli stipendi dei lavoratori dell’ente».


Il presidente Niglia riserva, infine, una stoccata decisa, al consigliere Papillo, asserendo che: «L’onestà intellettuale che mi contraddistingue mi porta a riconoscere al consigliere Franco Barbalace un tentativo di dialogo istituzionale, associato alla presenza nei più importanti Consigli provinciali convocati recentemente. Di Vitaliano Papillo, invece, - ha evidenziato Niglia - nessuna traccia. Mi pare che, per quanto concerne l’espletamento della sua carica di consigliere provinciale, si sia contraddistinto, sinora, solo per evanescenti passerelle  mediatiche e politiche».


Il presidente della Provincia di Vibo Valentia conclude sottolineando che, in considerazione dei delicati e gravosi problemi dell’ente, non intende rispondere, in futuro, a nessun altra strumentalizzazione politica e mediatica. «Continuerò a riservare tutto il mio tempo all’attività politica e amministrativa - ha affermato, infine, Niglia - e tentare di dare, nel più breve tempo possibile, risposte ai lavoratori dell’Ente, da mesi senza stipendio, e provare, quindi, responsabilmente, insieme a loro, a garantire, quantomeno, i servizi minimi ai cittadini della nostra provincia».