Il caso

Statale 106, Sibari-Rossano ferma al palo per una firma tra Anas e Regione. M5s: «Silenzi preoccupanti da quattro mesi»

Dopo l'intervento dei sindaci di Corigliano Rossano e Cassano che hanno chiesto un incontro al commissario Simonini, il gotha del Movimento cinque stelle si appella al governatore ed ai vertici dell’ente stradale perché firmino la convenzione che apre alla gara d’appalto.  Sottolineata la disparità di trattamento con la Crotone-Catanzaro

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di Luca Latella
26 ottobre 2024
12:03

Secondo alcune tradizioni popolari calabresi i “guai” – i problemi – camminano sempre in coppia. Come se non bastasse la vicenda Baker Hughes, il secondo imprevisto “a ruota” di questi giorni si sta intersecando con la nuova statale 106, nel tratto tra Sibari e Rossano. Sul quale iniziano ad aleggiare nubi nere e dense. E per questo pezzi di istituzioni stanno iniziando nuovamente a sbracciarsi.
L’iter procedurale sembrava proseguire spedito, ma fino all’13 giugno scorso, ormai quattro mesi addietro, giorno in cui si è tenuta l’ultima conferenza dei servizi – sembrano ormai un mantra –. Lo step successivo sarebbe dovuta essere la sottoscrizione della convenzione tra Anas e Regione come tappa di avvicinamento alla gara d’appalto.

Stasi e Papasso: «Preoccupati dai silenzi»

Da quel giorno, però, tutto tace inspiegabilmente e per questo i sindaci di Corigliano Rossano e Cassano all’Ionio, Flavio Stasi e Gianni Papasso, hanno scritto al commissario straordinario della statale 106, Massimo Simonini, per «ottenere un incontro, nel più breve tempo possibile, funzionale alla condivisione dei prossimi passi nell'iter per la realizzazione di questo importante tratto infrastrutturale».
La richiesta è «ritenuta necessaria alla luce del fatto che non è giunto alcun aggiornamento alle Amministrazioni comunali successivo alla chiusura della conferenza dei servizi, ed in particolare rispetto alla mancata sottoscrizione dell'intesa istituzionale Regione - Anas per l'intervento, a differenza di quanto avvenuto per l'altro tratto di Statale 106 finanziato in Calabria. L'intervento prevede un investimento di 975 milioni di euro ed è fondamentale per la infrastrutturazione ed il collegamento della Sibaritide».


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M5s: «Manca una firma»

Anche il Movimento cinque stelle si chiede che fine abbia fatto la convenzione tra l’ente stradale e la Regione. In una nota le deputate Vittoria Baldino, Anna Laura Orrico ed Elisa Scutellà, l’eurodeputato Pasquale Tridico, il consigliere regionale Davide Tavernise, il coordinatore provinciale Giuseppe Giorno e la consigliera comunale di Corigliano Rossano Lidia Sciarrotta, sottolineano la necessità di apporre una «firma» (sulla convenzione, ndr) e per questo invitano il presidente della Regione, Roberto Occhiuto affinché attivi la procedura.
Forse anche per questo il sindaco Stasi nei giorni scorsi – a causa delle tensioni con la Regione alimentate, in ultimo, sul tema Baker Hughes – si chiedeva quali fossero i prossimi «dispettucci» da campagna elettorale.

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«Sono ormai passati quattro mesi dall’ultima conferenza dei servizi sul tracciato della SS106 Sibari-Coserie – ricordano i Cinquestelle – una riunione che aveva segnato una tappa importante nel lungo percorso verso la realizzazione dell’opera, ottenendo il consenso unanime di tutti gli enti coinvolti. Tuttavia, oggi ci troviamo ancora in attesa della firma ufficiale dell’intesa istituzionale tra il presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, e l’Anas, rappresentata dal commissario straordinario per la SS106. Ci chiediamo, dunque, cosa stia ritardando questa firma, che risulta essenziale per dare il via ai lavori».

«La SS106 Sibari-Coserie – sottolineano ancora Baldino, Orrico, Scutellà, Tridico, i Tavernise, Giorno e Sciarrotta – rappresenta un’infrastruttura di importanza strategica per il nostro territorio, meritevole di attenzione e di priorità istituzionale. La sua realizzazione, infatti, si inserisce nel quadro degli interventi commissariati, a cui dovrebbe essere garantita una corsia preferenziale per rispettare le esigenze e le tempistiche delle comunità locali. Alla luce di queste necessità, è preoccupante constatare che i tempi stiano inspiegabilmente dilatandosi, lasciando spazio a un silenzio istituzionale che non trova spiegazioni plausibili».

«Perché la disparità di trattamento con la Crotone-Catanzaro?»

Anche il gotha del Movimento cinque stelle rammenta la disparità di trattamento con l’altra tratta Crotone-Catanzaro, «per il quale la firma dell’accordo istituzionale è arrivata a due settimane dall’ultima conferenza dei servizi, permettendo così un rapido avvio dei lavori. Qui, al contrario, sono trascorsi quattro mesi e, malgrado il sostegno trasversale delle forze politiche e l’approvazione unanime espressa anche durante le discussioni in Commissione Urbanistica della Regione Calabria, ci troviamo ancora in una fase di stallo».

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L’appello al governatore

«La comunità di Corigliano Rossano, così come tutto il nord-est calabrese, resta in attesa di risposte concrete. Ci rivolgiamo quindi al presidente Occhiuto – concludono Baldino, Orrico, Scutellà, Tridico, i Tavernise, Giorno e Sciarrotta – e alle istituzioni competenti affinché si proceda con la conclusione dell’iter e si arrivi finalmente alla firma di un accordo che consentirebbe a quest’opera di trasformarsi da progetto a realtà tangibile. Rimaniamo fiduciosi che si possa giungere a un epilogo positivo, convinti che il nostro territorio meriti risposte tempestive e azioni concrete».

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