L’annuncio del consigliere regionale Tavernise dopo aver ricevuto delle risposte a sue interrogazioni. Nello stesso mese potrebbe riaprire la Sila-Mare dopo il crollo del ponte. Restano le incognite sulla linea ferroviaria ionica
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Linea ferroviaria ionica, statale 106 e Sila-mare, tre infrastrutture che potrebbero cambiare il volto del nord-est calabrese. Tre infrastrutture su cui aleggiano (o aleggiavano) forti dubbi ma che potrebbero portare con loro sviluppo e finalmente un diritto alla mobilità adeguato al 2025, scrollandosi di dosso ruggini e incrostazioni secolari.
Alle tre opere si era interessato il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Davide Tavernise che nelle settimane scorse aveva presentato alcune interrogazioni per capire dalla “voce" della Regione qual è lo stato dell’arte.
«In Consiglio regionale sono state discusse le tre interrogazioni urgenti da me presentate in merito alla situazione delle infrastrutture nella Sibaritide. L'assessora regionale Caracciolo – spiega Tavernise in una nota – ha fornito un aggiornamento sullo stato dei lavori e sulle prospettive future. Queste interrogazioni nascevano dalla constatazione di continui ritardi in opere cruciali per il nostro territorio, una situazione che considero insostenibile e che ostacola lo sviluppo della regione. Ho sempre ritenuto che lo Ionio, “una Calabria nella Calabria”, meriti particolare attenzione da parte delle istituzioni».
Le incognite sulla tratta ferroviaria Sibari-Crotone
«Per quanto riguarda la linea ferroviaria Sibari-Crotone – aggiunge Tavernise – l'assessora ha riconosciuto le difficoltà relative a questa infrastruttura, sottolineando che, nonostante l'individuazione delle sottostazioni, non sono ancora disponibili date precise per la riapertura della tratta. Questo rappresenta un notevole disservizio per gli utenti che quotidianamente utilizzano la linea. L'elettrificazione, bloccata nonostante la sospensione della circolazione per l'Ertms, e il conseguente slittamento della riapertura, inizialmente prevista per gennaio e poi posticipata a giugno, restano elementi di preoccupazione».
La nuova ss106 Sibari-Rossano
Passando alla SS106 Sibari-Coserie, l'assessora ha comunicato che la firma dell'accordo di programma tra Anas e Regione è prevista per il mese di febbraio. La conferenza dei servizi si era conclusa positivamente a giugno 2024 e i fondi risultano disponibili da dicembre».
La firma della convenzione apre le porte al bando di gara mentre i 200 milioni di euro che mancavano dal conto economico di circa un miliardo di euro – che è il costo per i 32 chilometri dell’opera – sono stati reperiti con un emendamento alla legge finanziaria.
Il punto sulla della Sila-Mare
«Infine, per la Strada Sila Mare – sottolinea il capogruppo pentastellato alla Regione – Caracciolo ha ammesso i ritardi accumulati. È stato indicato il mese di febbraio come possibile data per la riapertura. Il crollo del viadotto Ortiano II continua a isolare comunità come Longobucco. Con queste interrogazioni ho voluto portare all'attenzione delle istituzioni e dell'opinione pubblica i ritardi che caratterizzano queste importanti opere infrastrutturali.
L'obiettivo è quello di sollecitare un intervento deciso da parte della Regione e del presidente Occhiuto per sbloccare i lavori e garantire ai cittadini calabresi un futuro migliore. Continuerò a monitorare la situazione e a fornire aggiornamenti in merito agli sviluppi futuri».