«Serve istituire una Struttura tecnica e operativa che proponga come la Calabria possa partecipare al programma del Recovery plan per riammodernare le reti e ridare slancio al settore delle risorse idriche». Lo ha dichiarato Cataldo Calabretta, liquidatore della Sorical, all'indomani del colpo messo a segno nell'ultima assemblea della società mista. Sono stati stabilizzati 27 lavoratori, inoltre il socio privato che fa capo a Veolia ha tagliato il manager Baldassarre Quartararo - che si è dimesso dopo che il presidente Spirlì ne aveva proposto una azione di responsabilità - premessa che sembra agevolare quello che per Calabretta rimane un obiettivo imprescindibile.

«Rendere Sorical una società interamente pubblica - ricorda l'avvocato - è la mission che mi sono dato quando ho ricevuto l'incarico». Pesa le parole l'uomo voluto da Jole Santelli al vertice di una società che rimane strategica benché in liquidazione volontaria.
Sulla stabilizzazione dei lavoratori precari non vuole la paternità esclusiva di meriti amministrativi - «abbiamo completato un iter che era già avviato» - e però il dato politico di questa svolta rimane saliente visto il consenso unanime offerto dalle siglie sindacali «che è stato fondamentale».