Il neo consigliere regionale eletto nelle liste di “Santelli presidente” ha chiesto un incontro urgente con il commissario Cotticelli
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Sulla soppressione delle sedi di guardia medica paventata nei giorni scorsi interviene anche il neo consigliere regionale Vito Pitaro: «La soppressione di 35 delle 60 attuali postazioni di guardia medica sul
Territorio di Catanzaro e Lamezia – spiega - è certamente un atto che sul piano amministrativo presenta diverse falle, una per tutte la palese violazione del principio di concertazione preventiva con la conferenza dei sindaci in materia di sanità e che, quindi, dovrebbe essere ritenuto un atto inefficace, ma nei fatti rappresenta soprattutto uno scippo ai danni di territori e comunità già in ginocchio dalla crisi economica e dal dissesto degli enti locali e che oggi con questo provvedimento vedrebbero sottratto l’unico presidio sanitario che permette ai cittadini di usufruire di una prima assistenza sanitaria».
Secondo Pitaro, «non si può continuare a pensare che la razionalizzazione e il taglio della spesa sanitaria possa essere effettuato sulla base di statistiche e studi che nulla hanno a che vedere con il diritto dei cittadini ad avere una sanità dignitosa. La soppressione delle guardie mediche, infatti, non solo comporterebbe solo disagi, ma certamente non porterebbe ad un risparmio, ma a un aumento dei costi della sanità poiché in mancanza di questi presidi i cittadini sarebbero costretti a recarsi nei pronto soccorsi e nei reparti ospedalieri».
Alla luce di queste considerazioni il consigliere chiede «la revoca immediata della delibera in questione e un incontro urgente con il commissario al fine di evitare che il problema non venga affrontato seriamente ovvero solo rimandato».