VIDEO | Il dirigente regionale democrat chiede la costituzione di un comitato al fine di unire Cropalati, Caloveto, Longobucco e Paludi per combattere lo spopolamento e intercettare nuove risorse
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I comuni della Valle del Trionto in un’unica entità amministrativa sulla scorta di quanto accadde a Corigliano Rossano. Si guarda alla fusione tra i borghi di Cropalati, Caloveto, Longobucco e Paludi, quattro comunità importanti della Sila Greca che in totale raggiungono circa 7mila abitanti. L’obiettivo è intercettare nuovi fondi, combattere lo spopolamento graduale della popolazione, assumere ruoli e funzioni nella pubblica amministrazione di rilievo, razionalizzare le spese, e organizzare manifestazioni significative che, se concepite singolarmente, perdono di efficacia.
La fusione dei Comuni nella Sila greca
Per Fabrizio Grillo, dirigente regionale del Pd, ex sindaco di Cropalati e attuale Consigliere comunale «non c’è più tempo da perdere» ed invita alla mobilitazione. È necessario, a parere dell’amministratore, «far nascere il sentimento comune della Vallata del Trionto ed arrivare ad una programmazione unica tra i comuni coinvolti. Una discussione avviata già da più anni in diverse forme, ma spinta solo dalle istituzioni».
Grillo ricorda un incontro avvenuto nel 2018 in cui si registrò una prima convergenza tra le municipalità, poi però sopita nel e dal tempo. Ora, Grillo chiama in causa i cittadini i quali devono e possono avere un ruolo determinante.
«Tante sono le opportunità che si possono mettere in campo. Tante le ricchezze e specificità di ogni singolo Comune che devono diventare patrimonio di tutto il territorio e da valorizzare insieme. Una rappresentanza istituzionale di più cittadini e di area più vasta saprà mettere a frutto le risorse ed invertire la tendenza frenando lo spopolamento di questo territorio».
Le problematiche territoriali comuni
Tra le problematiche comuni: «La Longobucco-mare ormai quasi arrivata al Ponte di Trionto, tra Caloveto e Cropalati o il patrimonio della Sila nel territorio di Longobucco o gli scavi di Paludi o la zona Pip nelle pianure di Cropalati e Caloveto se messe a servizio di un unico territorio potranno fare la differenza. Queste dovrebbero essere le motivazioni di una mobilitazione di massa di tutte le comunità richiamate».
Il rappresentante del Pd pensa alla costituzione di un comitato appositamente costituito che «potrebbe aiutare il percorso e capire, in sinergia con organismi specializzati in materia, quale sistema istituzionale, rispetto alle soluzioni proposte dalla normativa, unione dei Comuni o fusione dei Comuni o altro, ne possa cogliere le maggiori opportunità. Per questo la proposta di mobilitare tutte le realtà attive dei Comuni interessati. Quanto detto è necessario farlo subito per salvare il salvabile e frenare un processo di spopolamento inarrestabile. Farlo in questo momento storico potrebbe aiutare a cogliere maggiori opportunità per le diverse occasioni messe in campo dal Governo, tipo il Pnrr. Le esperienze maturate e le capacità non mancano nel territorio. A breve saranno proposti diversi incontri con le varie realtà per condividere insieme il percorso da intraprendere. Gli strumenti ci sono le occasioni pure! Mobilitiamoci tutti!»