Il senatore di Forza Italia, Marco Siclari, interviene per fare alcune precisazioni in merito all’articolo di LaC News 24 su presenze e assenze dei parlamentari calabresi.


«Vorrei evidenziare - ci scrive Siclari - che il dato è falsato perché tiene conto solo del “numero delle votazioni” e non delle “assenze in aula”. L’unica assenza del sottoscritto, ed è possibile verificare, risale al 19 luglio perché sono stato costretto a cure ospedaliere con ricovero improvviso. Quella settimana pur non stando bene, ho deciso di andare in Senato proprio perché erano previste molte votazioni. Una volta a Roma la situazione è peggiorata e sono stato costretto a un ricovero improvviso. La mia unica assenza, dal 4 marzo a oggi, risale al 19 luglio».

 

Per completezza d’informazione, ricordiamo che i dati riportati nel nostro articolo sono stati diffusi da Openparlamento (progetto avviato nel 2008 dall’associazione Openpolis), che definisce il mancato voto come “assenza”, specificando che «i regolamenti non prevedono la registrazione del motivo dell’assenza al voto del parlamentare e non si può distinguere, pertanto, l’assenza ingiustificata da quella, ad esempio, per ragioni di salute».

 

In particolare, con riguardo al senatore Siclari, vengono attestate 123 operazioni di voto a cui ha partecipato, su un totale di 201. In altre parole, per 78 volte (cioè nel 38,81 per cento dei casi) non ha votato pur essendo presente in Parlamento come afferma, cosa della quale non abbiamo motivo di dubitare. Anche se, forse ingenuamente, viene da chiedersi che ci facesse a Palazzo Madama mentre gli altri in aula votavano. A maggior ragione se si pensa che c’è chi, come un parlamentare del Pd e due dell’M5s, può ostentare il 100 per cento di votazioni effettuate, mentre la maggioranza dei deputati e senatori calabresi è comunque abbondantemente sopra la soglia dell'80 per cento.

 

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