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Ormai è ufficiale. Vittorio Sgarbi , forse rapito dalle bellezze di Cosenza o ammaliato dalla leggenda del tesoro di Alarico, scenderà in campo nelle amministrative di primavera della città bruzia. E lo farà con una sua lista, a sostegno del candidato di centro destra ed ex sindaco Mario Occhiuto. Ma la notizia non è solo questa. C’è anche dell’altro. Come simbolo il critico ha scelto la capra che da sempre è il suo tormentone. La lista si chiamerà “Sgarbi laboratorio della bellezza”, mentre il movimento “Partito della rivoluzione”. Su uno sfondo giallo acido troneggia lui: sua maestà il caprone. Colui che ha contribuito ad esasperare l’immagine di Sgarbi sottolineando come durante gli scontri verbali l’esteta perda facilmente la pazienza e di fronte a quella che, a suo parere, è l’ignoranza dell’interlocutore non riesca a non tirare fuori, urlando e ripetendolo macchinosamente, il termine ‘capra’. Tra gli esempi più celebri quello accaduto tempo fa con Aldo Busi.
Soddisfatto della presa di posizione Mario Occhiuto che ha dichiarato: “Vittorio già dagli anni '80 ha promosso e stimolato con dichiarazioni, presenze a manifestazioni e riconoscimenti a varie attività, una presa di coscienza del valore europeo del nostro centro storico». “L’auspicio – ha concluso l’azzurro - è adesso quello che, anche in questa sfida elettorale, possa emergere un senso diretto di protagonismo e partecipazione da parte di chi identifica nell’arte, nella bellezza e nella conoscenza il futuro di Cosenza» ha concluso Occhiuto.
Tiziana Bagnato