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COSENZA - Vittorio Sgarbi annuncia di aver dato mandato all'avvocato Cicconi per depositare una querela nei confronti di Gabriele Petrone, esponente del Pd che, nei giorni scorsi aveva espresso tutte le proprie perplessità rispetto alla delega assossorile promessa da Mario Occhiuto al critico d'arte, attraverso una nota inviata a giornali e siti interne.
«Non conosco le competenze del "Dottore di ricerca in modelli di formazione" (astruso corso di una università in declino) Gabriele Petrone, ma mi pare evidente che non ha inclinazione a documentarsi e preferisce parlare per sentito dire con affermazioni, peraltro, gravemente diffamatorie, come risulterà davanti a un giudice cui sarà chiamato a risponderne- afferma Sgarbi in una dichiarazione- naturalmente può esprimersi sulla proposta di Mario Occhiuto di avermi come assessore alla Cultura di Cosenza, avendo io svolto questa funzione, per esempio, con documentati risultati, a Milano. Ma non può dire che sono stato "amministratore di comuni i cui cittadini (a Salemi dove l'amministrazione è stata sciolta per infiltrazioni mafiose) sono ancora traumatizzati per i disastri da lui prodotti".
È vero esattamente il contrario. San Severino ha guadagnato la dimensione di una città d'arte. Salemi ha promosso iniziative e musei che sono ancora ragioni di attrazione per quella città.
Quanto allo scioglimento di Salemi, devo ricordare che, come risulta agli atti e come dichiarò pubblicamente il Questore in carica, è stato fatto, comunque, anche a mia tutela, dopo le numerose denunce (mie) e minacce subite per la battaglia condotta contro gli impianti eolici (gestiti dalla mafia) da me denunciati anche in Calabria, nell'indifferenza di molti, anche dello stesso Petrone. Per informazioni del quale aggiungo che io, comunque, d'intesa con il ministro dell'epoca Cancellieri, mi sono dimesso prima dello scioglimento, avendo verificato come fosse fondato su ipotesi investigative completamente infondate da parte di una certa antimafia che, per perpetuare se stessa, si inventa la mafia anche là dove non c'è. E non a caso mai alcun esponente della mia giunta è risultato anche solo indagato per lo scioglimento.Verifichi e studi, dunque, il Petrone, per meritare di essere chiamato professore».
Redazione ottoetrenta.it