Il senatore Giuseppe Mangialavori, eletto nel collegio proporzionale Calabria nelle consultazioni del 4 marzo scorso, è stato nominato, in serata, vicepresidente del gruppo di “Forza Italia-Berlusconi presidente” al Senato. L’assemblea del gruppo azzurro, che in questa legislatura conta nella Camera alta del Parlamento 61 rappresentanti, su proposta del presidente Anna Maria Bernini, ha scelto dunque il giovane medico vibonese per rivestire l’importante incarico. Al vicepresidente, da regolamento del gruppo di Forza Italia a Palazzo Madama, trasmesso alla Presidenza del Senato nei 35 giorni previsti dalla data della sua costituzione, possono essere delegate dal presidente specifiche funzioni utili all’attività e all’organizzazione del gruppo stesso. L’ufficio di presidenza del gruppo, oltre che da uno o più segretari, è altresì composto dal vicepresidente vicario (in questo caso il senatore piemontese Lucio Malan) e dal tesoriere (Gilberto Pichetto Fratin, anche lui piemontese e già vicepresidente della Regione sabauda). Oltre che dell’Ufficio di presidenza, il vicepresidente entra di diritto a far parte del Direttivo, composto altresì dagli altri membri dell’Ufficio di presidenza e dai presidenti delle Commissioni permanenti e, eventualmente, da singoli membri del gruppo ammessi su proposta del presidente. Mangialavori, dal 21 giugno scorso, è anche componente della 10a Commissione permanente (Industria, commercio, turismo).

 

«Sono particolarmente orgoglioso – commenta Mangialavori – di questo riconoscimento che il partito ha voluto tributarmi, malgrado questa sia la mia prima esperienza in Parlamento. È un incarico che comporta importanti responsabilità politiche nei confronti di Forza Italia ma, soprattutto, nei confronti del Paese».

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«Sento il dovere – aggiunge il senatore calabrese – di ringraziare la presidente Anna Maria Bernini per la fiducia che ha voluto accordarmi, una fiducia che cercherò di ripagare con il mio lavoro quotidiano a favore del partito e della nostra formazione in Senato. Sento, inoltre, l'obbligo morale di dedicare un pensiero carico di riconoscenza nei confronti del nostro presidente Silvio Berlusconi, oggi più che mai baluardo di quei valori liberali e di quelle posizioni moderate dalla cui riscoperta passa il riscatto di un'Italia sempre più avvinta dalle politiche nefaste delle forze populiste e sovraniste».


«Ho intenzione di svolgere al meglio il compito che mi è stato affidato, nel tentativo – conclude il neo vicepresidente – di contribuire a rafforzare l'azione politica di un gruppo che dovrà svolgere al meglio il suo ruolo di formazione di minoranza. Quella di Forza Italia sarà un'opposizione decisa nei confronti di questo governo, senza però rinunciare al dialogo e alla collaborazione qualora le proposte dell'esecutivo dovessero essere in linea con il programma che il centrodestra ha presentato agli elettori».