Entro la fine del 2016 dovrebbero essere coperti i 9 posti vacanti di primari. Il centro trasfusionale rimarrà funzionante a 12 ore, mentre il Trauma Center e il Centro Materno Infantile ricevono l’ennesima bocciatura. Il commissario ad acta Massimo Scura ha visitato oggi l’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia. Un incontro il suo, voluto da molto tempo e da più parti visto che il presidio sta perdendo pezzi e il decreto vergato proprio da Scura vuole, a breve, altri accorpamenti di reparti.

 

Ad accoglierlo il sindaco Paolo Mascaro, le associazioni di categoria, i sindacati e il commissario dell’asp Giuseppe Perri. Mascaro ha illustrato le preoccupazioni della cittadinanza e anche il margine differenziale tra le potenzialità inespresse dell’ospedale e le condizioni in cui effettivamente si trova ad esercitare. A nome poi dei sindacati e delle associazioni, ha illustrato la proposta di far parte dell’Hub di Catanzaro, con una distribuzione equa delle forze e delle eccellenze tra Pugliese Ciaccio, Germaneto e Giovanni Paolo II.

 

Ed è qui che i toni da formali hanno iniziato a farsi più accesi. Per Scura “non bisogna chiedere l’impossibile”. Lamezia potrebbe diventare parte integrante della nuova azienda Dulbecco, ma non avrà il Trauma Center perché sarebbe un dea di secondo livello e a trenta chilometri di distanza ne esiste uno di primo livello. Per quanto riguarda il personale, nel breve termine verranno assunti solo tre primari, per riuscire anche ad incamerare altre 54 unità di personale medico ed infermierististico.