All'assemblea nazionale dei sindaci del Pd, svoltasi a Roma nella sede del Nazareno, hanno preso la parola Giuseppe Rizzo e Pino Capalbo, rispettivamente primi cittadini dei comuni di Cerzeto e di Acri. La riunione introdotta dal responsabile nazionale degli enti locali Matteo Ricci, è stata conclusa da Maurizio Martina. I due sindaci – informa una nota inviata alla stampa - si sono soffermati sulle ragioni della sconfitta del Pd soprattutto nel Sud d'Italia.

 

In particolare il sindaco di Acri, Pino Capalbo ha tenuto a precisare che il successo del M5s non è solo espressione di protesta ma è prima di tutto una domanda di futuro da parte di quei ceti sociali ampiamente provati da una perdurante crisi economica che sembra precludere ogni prospettiva di vita nelle città meridionali. E al sud ha fatto breccia non una richiesta di assistenza ma la necessità del diritto ad un esistenza dignitosa. Una critica è stata rivolta al partito democratico nazionale che non ha inteso valorizzare la battaglia che da anni è stata intrapresa  in Calabria per la istituzione del reddito minimo garantito.

 

È stato consentito alla propaganda populista dei cinquestelle – si legge ancora nel comunicato - di divenire senso comune nel sud nonostante il Governo Renzi-Gentiloni avesse approvato ed attivato per la prima volta in Italia il reddito di inclusione. Ora più che invischiarsi in trattative per la formazione del governo, il Pd dovrà avere la capacità di incalzare i grillini affinché attuino coerentemente quanto hanno proposto in campagna elettorale, interpretando un diffuso sentimento di rabbia sociale. Nelle sue conclusioni il segretario reggente Martina ha accolto la proposta di Capalbo e ha rimandato al confronto in parlamento per sostenere la sfida su questa proposta con il M5s. Presente anche Gianfranco Ceramella sindaco di Santa Sofia.