La batosta politica subita dal Pd alle recenti consultazioni in decine di comuni italiani  passati o confermati al centrodestra è al vaglio dell'intero partito e dei suoi maggiorenti.  Ma cosa pensano i consiglieri regionali dem calabresi della prima disfatta dell'era Schlein?

Amalia Bruni: «Troppe deleghe ai populisti

«Io credo che la quantità di persone chiamata al voto non sia così probante da farne un test comparativo - dice la ricercatrice lametina -  in ogni caso la sinistra deve tornare a riappropriarsi dei territori. È più semplice parlare come fa la destra di risoluzione dei problemi, presentando sempre qualcuno che incarna la soluzione. Ma questa cosa che ci de-responsabilizza e purtroppo l'Italia va in questa direzione: non ci sentiamo più responsabili ma deleghiamo chi protesta a risolvere i nostri problemi. Una cosa abbastanza amara ritengo. La presa di coscienza di Schlein del dato elettorale? L'onestà appartiene a tutti, non solo a lei: accanto a questo però ci vuole il lavoro serio, ed è il monito per tutti coloro che non vanno a votare. Una analisi elementare che vale - conclude la Bruni - soprattutto in Calabria dove manca la consapevolezza civica».

Raffaele Mammoliti: «Niente consenso senza alleanze»

«I dati delle recenti amministrative richiedono - afferma il consigliere dem vibonese Raffaele Mammoliti- una valutazione più aderente ai territori e quindi alle candidature locali. È chiaro che in qualche modo c'è sempre una proiezione politica nazionale, ma non darei tutto questo significato. Di sicuro non è addebitabile alla nuova segretaria. Invece i numeri devono spronarci a trovare la capacità di fare alleanze e trovare candidature giuste per avere il consenso necessario degli elettori».

Franco Iacucci: «Dura battuta d'arresto»

«Inutile girarci intorno: è una battuta d'arresto, un duro colpo per il centrosinistra ed il Pd - dice il cosentino Franco Iacucci -  Realtà significative come quelle toscane, la stessa Ancona dove il centrosinistra governava da anni, hanno subìto una netta sconfitta. Occorre riflettere, tornare sui territori a fare politica, essere più costruttivi, più stringenti. Dobbiamo pensare ad un fronte largo in cui il Partito democratico abbia sempre un ruolo preminente, ma allargando la coalizione. Il governo di destra, del resto, non è riuscito ad aggredire i problemi seri dell'Italia in ottica europea. La Schlein? Nessuna correlazione tra la sua recente elezione ed il dato delle comunali, la segretaria non ne ha avuto proprio tempo per incidere. Io del resto ho votato Bonaccini perché il Pd dev' essere baricentro ma rimanere in una visione riformista che guardi alle posizioni più moderate. Può anche darsi - conclude Iacucci - che con questi limiti riusciamo pure a crescere, ma senza coalizione non potremo andare al governo».