"Sono deluso di quanto è successo poichè il mio è stato un arresto effettuato con grande eclatanza". Lo ha detto l'ex ministro dell’Interno Claudio Scajola coinvolto nella maxi inchiesta 'Breakfast' della Procura Antimafia di Reggio Calabria che lo vede imputato insieme a Maria Grazia Fiordalisi, segretaria di Amedeo Matacena, entrambi accusati a vario titolo di aver aiutato l’ex parlamentare di Forza Italia, tuttora in fuga a Dubai, a sottrarsi a una condanna definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa.


"Intendo ribadire che sono un uomo delle istituzioni, ha commentato Scajola al termine dell’udienza, presenzierò a tutte le udienze più che per esercitare un diritto, quanto per onorare un dovere. Proprio stamani ho anche espresso la mia amarezza al pubblico ministero per il suo parere contrario fornito al Tribunale in ordine alla mia remissione in libertà. Voglio però precisare - ha aggiunto - che non vedo nessuno come nemico ma che tutti siamo ricercatori di verità".


Intanto, il tribunale di Reggio Calabria ha affidato l'incarico per la trascrizione delle intercettazioni telefoniche tra l'ex ministro Claudio Scajola e la sua segretaria.