Nell’ultima manovra di bilancio “In considerazione dello straordinario aumento del numero di sbarchi di migranti nell’anno 2022, al comune di Lampedusa e Linosa è concesso un contributo straordinario pari a 850.000 euro per l’anno 2022 e a ciascuno dei comuni di Porto Empedocle, Pozzallo, Caltanissetta, Messina, Siculiana, Augusta, Pantelleria e Trapani è concesso un contributo pari a 300.000 euro per l’anno 2023”,.

Nemmeno un euro invece è stato previsto per i comuni calabresi. Circostanza abbastanza curiosa se si considera che la Calabria è la seconda regione in Italia, dopo ovviamente la Sicilia, per numero di sbarchi. Così il 3 gennaio scorso il sindaco di Roccella Jonica, Vittorio Zito, avvisato di questa circostanza dal senatore dem Nicola Irto, ha scritto una lettera a tutti i parlamentari calabresi e al presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto. Nella lettera, ovviamente, non si contesta il versamento di aiuti a favore dei comuni siciliani, ma si sottolinea come la sola Roccella nel solo 2022 abbia gestito qualcosa come 87 sbarchi «uno ogni 4 giorni se si vuole considerare una media - scriveva Zito ai parlamentari - ma con giornate nelle quali si sono dovuti gestire contemporaneamente 3 o 4 eventi di soccorso. Oltre 7.000 i migranti soccorsi e salvati. Tutto questo in uno scenario operativo nel quale non è presente alcuna struttura hotspot e le operazioni di soccorso sono coordinate dalla Prefettura e gestite grazie allo straordinario impegno degli uffici della Prefettura, delle forze dell’ordine, delle organizzazioni di volontariato e degli uffici del nostro ente». Proprio questo è il punto.

Vero è che i comuni che offrono la prima accoglienza ricevono poi dei rimborsi da parte del Viminale, ma le somme vanno anticipate e non sempre si ha la liquidità necessaria. A tacere dello sforzo organizzativo richiesto nel gestire la prima accoglienza a un numero così alto di persone. Questa situazione ovviamente non riguarda solo Roccella ma anche tanti altri comuni costieri calabresi.

Nella missiva Zito cita Isola Capo Rizzuto, Siderno, Stilo, Ardore e tanti altri. Per questo nella lettera si chiedeva un intervento ai deputati capace di inserire anche i comuni calabresi in una qualche forma di sostegno. Visto che questi municipi vivono situazione molto identiche a quelle dei siciliani. L’appello è stato colto dal deputato della Lega, Domenico Furgiuele, che ha presentato un emendamento, accolto dal Governo, da inserire nel decreto Flussi che regola proprio la situazione degli sbarchi in Italia. E’, fra l’altro, uno dei pochi emendamenti rimasti rispetto agli innumerevoli che sono stati presentati da diverse forze politiche. Difatti secondo le statistiche da quando si è insediato il governo Meloni al 17 gennaio 2023, gli sbarchi sono stati 31.509: +93% rispetto allo stesso periodo 2021- 2022.

Nessuna traccia invece dei blocchi navali che pure erano stati annunciati in campagna elettorale. Tornando all’emendamento di Furgiuele questo non prevede un contributo diretto a singoli comuni, ma introduce un meccanismo di premialità per i comuni costieri che nel 2022 hanno fatto registrare gli sbarchi. Una premialità che sarà proporzionale ovviamente al numero di migranti accolti.

 «Ho accolto subito l’allarme lanciato dal sindaco di Roccella Jonica perché indipendentemente dal colore politico dell’amministrazione il problema è reale e da deputato del territorio ho l’obbligo di ascoltare le istanze dei miei cittadini, anche di quelli che non sono nel mio collegio. Per questo ho presentato questo emendamento che è stato assorbito dal Governo nel corso della discussione nelle commissioni Trasporti e Affari istituzionali in cui stiamo trattando il decreto flussi. Da quello che so il decreto dovrebbe essere discusso in aula nella settimana prossima per l’approvazione e poi è atteso in Senato. Ma non ho intenzione di fermarmi qua. Il centrodestra è molto attento a questo tema per cui attraverso la disponibilità dei sottosegretari agli Interni, Wanda Ferro e Nicola Moltemi, inseriremo altre norme a favore dei comuni costieri calabresi nel prossimo decreto Sicurezza. Intanto portiamo a casa questo primo risultato».

Non resta allora che aspettare l’approvazione in aula per capire quante risorse saranno disponibili per i comuni alle prese con gli sbarchi e capire quali saranno le strategie del Governo sull’immigrazione. Segnaliamo che a metà gennaio i ministri dell’Interno e degli Esteri - Piantedosi e Tajani - sono stati a Tunisi per discutere anche del contenimento delle partenze dei migranti e di una maggiore efficienza nei rimpatri. Così come il premier, Giorgia Meloni, sta facendo un’opera di persuasione per convincere Bruxelles in una diversa distribuzione dei migranti sul suolo europeo.