«De Luca vuole chiudere, io qui non ho mai aperto. Non ci faremo certo prendere dalla fretta adesso». I confini «sono chiusi dal 7 marzo, ancora prima che lo facesse il governo, perché abbiamo cercato di evitare l'esodo dei fuorisede. Le cose non sono cambiate, qui è ancora tutto blindato. Per il futuro valuteremo in base ai dati». Così la governatrice della Calabria Jole Santelli su la Repubblica.

 

Sulle regioni del Nord che chiedono di riaprire: «Magari sono più ottimisti di noi. Qui procederemo con gradualità, non possiamo correre rischi. Da domani saranno consentite alcune attività come la manutenzione degli stabilimenti balneari, l'apertura dei laboratori di pasticceria nei giorni festivi, e ci si potrà spostare dal proprio Comune per lavorare negli orti». Sulla fase 2: «Come sulle chiusure, ci dovrebbe essere una linea condivisa sulle riaperture. Il governo però al momento parla una lingua abbastanza equivoca»; per esempio sui test, «aspetteremo ancora un po', poi come altre Regioni ci muoveremo in autonomia. Dopo il 3 maggio, avvieremo 15 giorni di screening di massa e da lì decideremo come procedere». «Al momento - osserva - temo soprattutto gli sbarchi, in particolare quelli fantasma, di piccoli gruppi che non vengono intercettati».