Via libera alla militarizzazione di Forza Italia. Mentre a Roma è in atto un passaggio delicatissimo per il governo nazionale e Silvio Berlusconi appare in tutt’altre faccende affaccendato, in Calabria il partito viene di fatto azzerato e riorganizzato di sana pianta. Forte della copertura romana del responsabile organizzativo Gregorio Fontana, il coordinamento regionale di Jole Santelli ha proceduto alla riorganizzazione del partito che di fatto blinda gli eletti e leva di torno tutti i possibili oppositori. Decisioni radicali che la maggior parte degli iscritti, e anche molti dei diretti interessati, ha appreso a mezzo stampa.

 

«Si riorganizza il Coordinamento regionale di Forza Italia in Calabria. Nuovi vice-coordinatori del partito sono il senatore Giuseppe Mangialavori, il deputato Roberto Occhiuto, il senatore Marco Siclari, il consigliere regionale Domenico Tallini e la deputata Maria Tripodi. Tutti gli incarichi precedentemente conferiti dal coordinamento regionale e dai coordinatori provinciali e locali sono azzerati - è quanto si legge in una nota diffusa dal partito - Fanno parte del coordinamento regionale i parlamentari, i consiglieri regionali, i responsabili di settore che saranno nominati ed i sindaci delle città capoluogo. Entro 15 giorni verrà costituita dal Coordinatore regionale l'Assemblea Regionale di FI, composta da 32 membri ed entro 30 giorni, su proposta dei coordinatori provinciali, il coordinatore regionale Jole Santelli nominerà le Assemblee provinciali».

 

Infine il colpo di scena su Reggio Calabria dove la discussione sulla gestione futura del partito era in pieno svolgimento. «In accordo con il responsabile organizzativo nazionale di Fi, Gregorio Fontana – conclude la nota – il deputato Francesco Cannizzaro viene nominato nuovo coordinatore provinciale di Forza Italia a Reggio Calabria». In un solo colpo viene così fatto fuori Nino Foti, fin qui vice coordinatore regionale del partito e vice responsabile nazionale degli Enti Locali, e le ambizioni di Marco Siclari che aveva provato ad arginare lo strapotere di Cannizzaro chiedendo soluzioni condivise.

 

Lo stesso Siclari ha commentato così quanto accaduto. « Avrei preferito, e questa è stata la mia unica richiesta fatta esclusivamente alla Santelli,  che il coordinatore uscisse dalla volontà dei tre eletti ma puntando a un altro uomo di partito non eletto. Questa mia richiesta aveva ed ha una spiegazione logica: avrei voluto che il partito fosse costruito da chi può dedicarsi giornalmente, sette giorni su sette, al territorio, ed è chiaro che noi parlamentari non abbiamo questa libertà considerando gli impegni istituzionali».

 

Nessuna polemica, dunque, da parte di Siclari che, invece, ha sempre guardato alla soluzione migliore per il territorio nella consapevolezza che il compito che gli è stato affidato non può essere trascurato. 

 

«Ho sempre detto, a tutti gli eletti del partito provinciale preoccupati della mia intenzione di non prendere in mano il coordinamento provinciale, che comunque ci sarebbe stata una guida del territorio che avrebbe garantito tutti e tre. La Santelli ha voluto individuare in Cannizzaro la figura che dovrà rispettare la posizione di tutti gli eletti nella provincia di Reggio Calabria – ha concluso Siclari – Tutti conoscevano questa mia posizione anche a livello nazionale perché, secondo me, serviva un riferimento di tutti e tre i parlamentari che stesse, ribadisco, tutti i gironi sul territorio della provincia di Reggio Calabria».

 

Ovviamente le decisioni assunte sono destinate a fare molto rumore nei prossimi giorni. Non può non notarsi nel nuovo assetto del partito l’azzeramento delle aree di opposizione sia a Reggio, ma anche nel resto del territorio calabrese. Il gruppo dei Gentile, traghettato da poco in Forza Italia, rimane senza eletti e senza rappresentanza ai vertici del partito. Un dato che può mettersi in diretta correlazione con le ambizioni d’area di arrivare alla candidatura di Piero Aiello alla carica di governatore alle prossime regionali. Le decisioni del coordinamento regionale vanno, invece, nella direzione di strozzare sul nascere questa ipotesi e puntare in maniera decisa sul sindaco di Cosenza Mario Occhiuto.

 
Riccardo Tripepi