È ancora in corso la seduta del Consiglio regionale convocato per questo pomeriggio con otto punti all’ordine del giorno.
Approvato all’unanimità il primo punto all’ordine del giorno, concernente la Proposta di Provvedimento Amministrativo n.45/12^ di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza recante: “Riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2021, ai sensi dell'art. 3, comma 4, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e conseguenti variazioni al bilancio di previsione 2021-2023 e al bilancio di previsione 2022-2024 del Consiglio regionale della Calabria”.

Istruzione tecnica superiore

Passa a maggioranza, con l’astensione del Partito democratico e del Movimento 5 Stelle, e il voto positivo del gruppo de Magistris presidente, il secondo punto all’ordine del giorno: la proposta di provvedimento amministrativo n.42/12^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Approvazione Piano territoriale triennale 2022-2024 e Schema di protocollo d'intesa per il sostegno e lo sviluppo regionale dell'Istruzione Tecnica Superiore (Its)”.


Ernesto Alecci (Pd) chiede però alla Regione di avere l’ambizione di scardinare la forma mentis calabrese dando una chance in più ai ragazzi per diventare imprenditori di se stessi.
Dello stesso tenore l’intervento di Antonio Lo Schiavo (deMa) che ricorda come il 15% dei lavoratori (ad alta formazione) sono andati via dalla Calabria per cercare fortuna altrove. Quindi lavorare sul collegamento della formazione tecnica con il lavoro diventa un tassello fondamentale per la Calabria del futuro. Insomma, «bene il potenziamento degli Istituti tecnici, ma c’è bisogno degli strumenti normativi come l’apprendistato».


Amalia Bruni (Misto) da parte sua ribadisce che il territorio ha necessità di collegare la formazione con l’esistente, quindi il legame delle nuove professionalità in risposta alle esigenze del territorio siano indispensabili, ma anche che vanno concertate altrimenti il rischio è quello di mandare via le varie professionalità. 
La vicepresidente Giusy Princi, che ha la delega all’Istruzione ringrazia giunta e Consiglio per l’appoggio bipartisan alla norma in questione, rivendicandone la valenza, anche rispetto ai rilievi offerti dall’opposizione: «la durata dei percorsi Its, biennale o triennale, si articola con il 30% delle ore svolte direttamente in azienda». Sono stati inoltre stanziati 3,5 milioni per finanziare e sostenere i nuovi percorsi Its che quindi potranno godere di stanziamenti consolidati.

Rimodulazione Pac 2007/2013 e porto Vibo Marina

Passa a maggioranza, con l’astensione delle opposizioni la rimodulazione del Piano di Azione e coesione (Pac) Calabria 2007/2013. Raffaele Mammoliti (Pd) è convinto che la rimodulazione delle risorse devono avere la forza di agganciare la nuova programmazione del Piano del Turismo ancora in redazione: «Il Piano in vigore è stato infatti redatto in un contesto economico e socio sanitario completamente diverso».
Per Alecci lo spostamento dei fondi per agevolare il settore turistico, con la previsione di rimuovere la sabbia che ostruisce alcuni porti (Roccella, Cariati e Cetraro), necessita di un ravvedimento in quanto esclude quello di Badolato. Tesi rafforzata anche da Lo Schiavo che chiede più attenzione anche per il Porto di Vibo Marina.
Il presidente della giunta Roberto Occhiuto ritiene che nel caso in questione sono state rimodulate delle schede semplicemente per trovare 300 mila auro per disinsabbiare quei tre porti, nell’ambito di una rimodulazione più importante di 28 milioni. «A Badolato mi risulta che il problema sia più grave, visto l’intervento del Tar sulla società di gestione. Su Vibo marina invece c’è già stato un intervento di 18 milioni di euro. Per noi la portualità rimane molto importante».

Rafforzamento Servizio sanitario

Rispetto alla proposta di legge a firma di Pierluigi Caputo e Salvatore Cirillo su interventi normativi sulle leggi regionali 11/2011 e 8/2002 e Misure di rafforzamento del servizio sanitario regionale, il Pd, con Mammoliti pone una pregiudiziale fondata sul «non corretto iter» seguito dalla legge.
Tra le altre cose, il testo dà attuazione a quanto stabilito dall'ultimo Decreto fiscale, con cui si dispone che la Regione Calabria, «al fine di garantire la piena operatività delle attività proprie della gestione sanitaria accentrata», può avvalersi di un massimo di cinque esperti o consulenti fissando un limite di spesa di 500mila euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024.

Sanità, Tavernise: «È il momento di quagliare»

Per il pentastellato Tavernise ci si sta perdendo nel burocratese: «sono sei mesi che in materia di sanità parliamo di consulenti e Azienda zero. Quotidianamente continuano ad arrivare lamentele sulla carenza di personale. È giunto il momento di quagliare – dice Tavernise -. In sei mesi non abbiamo visto ancora un’assunzione dove serve. Il tempo delle aperture costruttive è finito, ci vogliono meno comunicati e più fatti».
Ferdinando Laghi (deMa), ripropone la questione metodologica rispetto all’iter dei singoli provvedimenti negli organi consiliari. Annuncia perciò l’astensione per non aver avuto tempo di approfondire la tematica affrontata all’interno di una sorta di provvedimento omnibus. Il presidente Filippo Mancuso e poi Occhiuto difendono la norma sostenendo che si tratta di una mera “presa d’atto” di quanto contenuto nel Decreto fiscale nazionale che recepisce una sentenza della Corte costituzionale, e che era necessaria una norma per iscrivere a Bilancio le somme necessarie.

Sanità, i nuovi consulenti

Tra l’altro Occhiuto non si è detto neanche soddisfatto per la parte in cui si dà la possibilità di assumere nuovi consulenti, visto che comunque spetterà alla Regione pagarli: «Sul punto il governo – afferma il presidente ricordando le cose fin qui realizzate da commissario – ha fatto praticamente zero».
Ma nel provvedimento ci entra anche l’acquisto attraverso Fincalabra di Terme Sibarite e l’acquisto delle quote private di Sorical a 1 euro. Il provvedimento passa a maggioranza con l’astensione delle opposizioni.