Alcune associazioni calabresi (Cittadinanzattiva, il Baco Resistente ed il Pungolo per Catanzaro) hanno fatto notificare una diffida al presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, e al ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin in merito all'omessa nomina del commissario per il Piano di rientro della sanità. In particolare le associazioni hanno rilevato che "la mancanza del Commissario sta immobilizzando l'intero settore sanitario della Calabria impedendo lo svolgimento dei necessari ed essenziali atti amministrativi e politici, di organizzazione e pianificazione e sviluppo sanitario, e sta, conseguentemente, ledendo il diritto ineludibile e primario alla salute della comunità dei calabresi".

 

"La Calabria, già sottoposta da anni all'istituto straordinario del Commissariamento - si afferma ancora nella diffida - non può restare priva finanche del Commissario. L'omessa nomina del Commissario, che aggrava ancor di più la già precaria situazione sanitaria calabrese, oltre che integrare eventuali ipotesi di reato, sotto il profilo dell'omissione e dell'abuso, anche con riferimento ad eventi fatali direttamente collegabili all'omessa nomina, configura, sotto il profilo giuridico/amministrativo, l'ipotesi del silenzio-inadempimento che può essere portato all'attenzione del Tar".

 

Le associazioni, quindi hanno diffidato Renzi e la Lorenzini "a procedere entro sette giorni alla dovuta nomina del Commissario alla Sanità della Calabria, riservandosi, in mancanza, oltre che la proposizione di un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, l'attivazione di un giudizio amministrativo davanti al Tar del Lazio affinché, ai sensi dell'art. 117 del codice del processo amministrativo, il Tribunale amministrativo ordini all'inadempiente Governo nazionale, direttamente o per il tramite di un commissario ad acta, la nomina del Commissario".