Oggi a Prima della notizia, il rotocalco quotidiano condotto da Pasquale Motta, è stata ospitata l’onorevole Dalila Nesci del M5s. Si è parlato del caos intorno alla sanità calabrese, che ha caratterizzato i discorsi intrattenuti nell’opinione pubblica regionale e nazionale nelle ultime settimane, con alcuni riferimenti alla politica.

Ieri il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha annunciato che dal consiglio dei ministri di stasera uscirà fuori il nome del nuovo commissario alla sanità in Calabria, per la deputata pentastellata «deve essere la volta buona».

 

«Conte insieme al consiglio dei ministri ha ritenuto di gestire questa nomina cruciale, fondamentale per la gestione della sanità calabrese ma anche per i flussi di risorse che arrivano per l’emergenza Covid. La struttura commissariale – spiega la Nesci - deve essere operativa con tutto ciò che è previsto nel Decreto Calabria, l’obbiettivo è la cooperazione istituzionale abbandonando i toni accesi e ingiusti tra Regione Calabria e Governo».

«Non sono d’accordo alla militarizzazione delle istituzioni – continua la parlamentare - c’è da dire che alcune personalità sono più disponibili di altre. A me fa piacere che finalmente si stanno vivisezionando le nomine, questo andrebbe fatto anche su altre questioni perché sono evidenti le mancanze di questi ultimi tempi. Le mie contestazioni sul generale Cotticelli erano arrivate molto presto sul tavolo della ministra Grillo e ne ho pagato anche le conseguenze politiche».

 

Sulla questione Gino Strada ci tiene a precisare: «Chi viene in Calabria deve avere capacità manageriali che riesca a perseguire la legalità, due cose che vanno di pari passo e nessuna deve essere lasciata indietro. Emergency sarà di supporto alla struttura commissariale, dalle parole del premier Conte si evince che non ha mai dato disponibilità per la nomina a commissario, secondo me si è fatta un po' di confusione, però il suo accordo è già stato definito con il governo».

 

«La realtà è che la nuova struttura commissariale – prosegue l’onorevole - deve aiutare la Calabria a uscire dal commissariamento, su questo abbiamo voluto fortemente nel nuovo decreto l’inserimento di 180 mln per coprire il disavanzo. Noi dobbiamo parlare di soluzioni, proprio per destrutturare quello che affermava Strada sulla Calabria e per questo serve una emancipazione di tipo culturale. Non bisogna avvelenare ancora questo dibattito, noi dobbiamo dare ai cittadini la sostanza la certezza e la sostanza di queste azioni, dobbiamo pensare a lavorare».

 

La parlamentare aveva commentato le ormai note dichiarazioni del Senatore Nicola Morra e vuole precisare che: «La mia dissociazione è stata nel merito di alcune frasi che non erano assolutamente accettabili, ma la questione della censura Rai del presidente della commissione antimafia è da stigmatizzare infatti siamo scesi in difesa di questa posizione».

 

«È uscito dagli stati generali del M5s – conclude, Dalila Nesci, sulle prossime elezioni regionali - che faremo alleanze programmatiche, soprattutto in Calabria, dopo tutto quello che è successo, è doveroso da parte nostra entrare nel consiglio regionale per poter dare il nostro contributo. Se non attiviamo questi dialoghi sarà difficile entrarci, c’è tanta disillusione nei calabresi, dobbiamo consegnare un disegno nuovo per convincere le persone ad andare a votare perché è giusto che l’elettorato abbia delle alternative valide. Creare le condizioni del dialogo è assolutamente necessario».