Per il gruppo dem alla Regione non « si può tollerare ancora questa sciatteria amministrativa del centrodestra che continua a creare problemi su problemi»
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«Mentre il presidente Occhiuto e la sua maggioranza continuano a parlare di rivoluzione e di progressi epocali per la Calabria, la nostra Regione sprofonda negli indici Istat legati alla povertà e deve fronteggiare ogni giorno un nuovo e grave problema determinato dalla superficialità amministrativa del centrodestra. L'ultimo caso si registra all'Asp di Cosenza, dove stiamo assistendo al blocco delle procedure concorsuali dopo la confusione amministrativa scoppia a seguito della creazione di Azienda Zero». Lo affermano i consiglieri del gruppo del Pd alla Regione che chiedono al commissario Occhiuto di «intervenire senza indugio per risolvere una questione burocratica che rischia di compromettere il funzionamento dell'emergenza-urgenza sul territorio».
«Per quanto trapela anche a mezzo stampa - sostengono gli esponenti dem - la nuova intricata questione amministrativa è stata posta dalla stessa avvocatura regionale che ha sollevato dubbi sulla legittimità della delega delle funzioni conferita a Azienza Zero all'Asp sotto la gestione De Salazar. Come risultato finale del pasticcio burocratico sono in attesa gli autisti soccorritori che hanno superato regolare concorso e sono nel limbo dallo scorso mese di gennaio, non essendo chiaro quale azienda dovrà farsi carico del nuovo personale. E lo stesso destino potrebbe toccare agli infermieri che, a breve, dovrebbero essere reclutati sempre per dare risposte ai problemi di organico della rete dell'emergenza-urgenza».
«Lo diciamo ormai da lungo tempo - concludono i consiglieri Pd - ma non si può tollerare ancora questa sciatteria amministrativa del centrodestra che continua a creare problemi su problemi. Invece di dare fiato alle trombe social, il presidente e commissario Occhiuto chiarisca immediatamente la vicenda e si adoperi con il suo ufficio per dirimere una controversia interna di cui non si sentiva davvero la necessità».