Al centro la mancata verifica dell'operato della Panizzoli da parte del commissario. Il deputato del M5s chiede al Pd di fare fronte comune: «In atto un’evidente e inammissibile colonizzazione delle aziende del Servizio sanitario calabrese da parte del centrodestra»
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«È in atto un’evidente, inammissibile colonizzazione delle aziende del Servizio sanitario calabrese da parte del centrodestra, con l’assurda e gravissima complicità dei commissari governativi Saverio Cotticelli e Maria Crocco, rappresentanti del governo giallo-rosso».
Lo denuncia con forza il deputato M5s Francesco Sapia, della commissione Sanità, che spiega: «La commissaria dell’ospedale di Cosenza, Giuseppina Panizzoli, secondo la stampa già destinataria di incarichi dirigenziali nella Regione Lombardia guidata da Formigoni e poi da Maroni, doveva essere sottoposta a verifica dell’operato da parte di Cotticelli e Crocco e approvare l’atto aziendale entro gli inizi dello scorso maggio. Ciò non è avvenuto, secondo quanto riportato in una puntuale interrogazione del consigliere regionale calabrese Carlo Guccione».
«La direttrice sanitaria dello stesso ospedale, Simonetta Bettelini, sarebbe – prosegue il parlamentare del Movimento 5 Stelle – in quota Lega, per quanto ricostruito da diverse fonti giornalistiche. Ciononostante, la stessa è stata di recente individuata dal commissario Cotticelli, d’intesa con la presidente regionale Jole Santelli, quale commissario straordinario dell’Asp di Cosenza. Questi paradossi vanno chiariti immediatamente e bisogna scoprire chi e che cosa ci sia dietro tale sodalizio a cielo aperto.
Perciò ho presentato due articolate interrogazioni al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e ai ministri della Salute e dell’Economia, Roberto Speranza e Roberto Gualtieri, anche citando una recente interrogazione del consigliere regionale Giuseppe Aieta, in cui si rammenta l’oggettiva violazione del decreto Calabria, ad opera di Panizzoli, a proposito della nomina di Bettelini quale direttore sanitario dell’Asp di Cosenza». «Per dovere nei confronti dei calabresi, il Movimento 5 Stelle e il Partito democratico, che compongono il governo nazionale, con i rispettivi eletti in parlamento e nel Consiglio regionale devono – conclude il deputato pentastellato – ribellarsi a questa deriva leghista e forzista circa la gestione della sanità calabrese. Nel contempo bisogna pretendere che il governo nazionale valuti la sostituzione tempestiva di Cotticelli e Crocco e dica che come voglia agire per il futuro dei servizi ospedalieri e territoriali, atteso che ora è il momento di vigilare e avanzare proposte condivise in merito all’utilizzo delle risorse europee per gli investimenti volti al rilancio del nostro Servizio sanitario».