Prima uscita pubblica per il colonnello dei carabinieri a Gioia Tauro. Denunciate situazioni anomale e presentata la road map: «Si tratta di salvare una nave che affonda» (ASCOLTA L'AUDIO)
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Prima Occhiuto lo ha presentato ai capigruppo in consiglio regionale a Reggio Calabria, poi, a bordo di una utilitaria, raggiunge Gioia Tauro per partecipare alla presentazione del libro di Rubens Curia. Maurizio Bortoletti, il colonnello dei carabinieri nominato sub commissario al Piano di rientro, si è già tuffato nel lavoro, senza rinunciare alle incursioni in campi politici che possono sembrare insidiosi. È vero cioè che l’iniziativa nella città del porto era organizzata dai sindaci dell’associazione intercomunale di Città degli Ulivi, ma è vero anche che allo stesso tavolo c’erano la consigliera regionale di opposizione Amalia Bruni, e l’autore di un libro dal titolo quanto mai premonitore - “Sanità partecipata” - rispetto alla fase nuova che vuole avviare il governatore.
«Tutto quello che faremo – ha detto il vice di Occhiuto – lo comunicheremo e lo faremo insieme. Si tratta prima di tutto di salvare una nave che affonda, penso all’Asp di Reggio Calabria, ma soprattutto di riscrivere la grammatica amministrativa: non serve fare atti se poi non si possono applicare».
Fiducia è la parola che ricorre spesso nell’intervento dell’esperto che si è messo già alla prova in altri contesti fallimentari. «A Salerno c’era un debito più alto di quello calabrese», ricorda – annunciando una road map immediata. «Abbiamo un immediato incontro al tavolo Adduce già lunedì – ha proseguito – e a seguire saremo impegnati in una riunione per i 200milioni di euro collegati al decreto Pnrr da spendere per l’edilizia sanitaria, che si vanno ad aggiungere ai quasi 300milioni di euro che toccano alla Calabria».
Il sub commissario ha dichiarato che «fine 2024 è l’orizzonte di tempo che ci siamo dati in cui pensiamo di portare una gestione ordinaria nella sanità calabrese». Bortoletti infine ha denunciato due situazioni anomale già riscontrate. «Stiamo aprendo i cassetti – ha concluso – trovando una convenzione per la spesa di 49milioni di euro per 4 case della salute, di cui due scomparse, e inoltre abbiamo trovato disparità di trattamento del personale tra un Asp e l’altra: queste situazioni non possono ripetersi».