Il giornalista e massmediologo pronto a ripresentarsi dopo l’esperienza del 2019: «La legge sugli scioglimenti va cambiata»
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«Una sfida politica ma soprattutto narrativa». Così Klaus Davi ha motivato nel corso di una conferenza stampa la decisione di candidarsi a sindaco di San Luca per la seconda volta dopo il 2019, qualora si dovesse votare alla prima tornata utile. «Qui lo Stato ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare – ha evidenziato il massmediologo davanti a microfoni e telecamere - gli investimenti annunciati e promessi non sono mai arrivati. Basta retorica e partite del cuore di Palamara in uno stadio ora inagibile perché manca il bagno dei disabili, per non dimenticare le riunioni della commissione parlamentare antimafia che qui è venuta una volta sola».
Entro un paio di settimane è attesa la decisione del Consiglio dei Ministri chiamato ad esaminare la relazione della commissione d’accesso antimafia in municipio, insediata dopo che lo scorso giugno nessuna lista è stata presentata per le elezioni. «Mi atterrò alle decisioni delle istituzioni. Lo scioglimento è un’ipotesi concreta ma non efficace – ha espresso Davi – perché senza funzione preventiva. Prendete il caso di Reggio, dove sono stati indagati diversi esponenti dell’amministrazione Falcomatà per voto di scambio senza che nessun magistrato abbia ritenuto opportuno approfondire facendo passare tutto in cavalleria. Perché si colpisce sempre la Calabria? I veri interessi mafiosi sono al Nord, dove la ‘ndrangheta è infiltrata nei comuni e nelle curve dello stadio, invece ci preoccupiamo di sciogliere un piccolo comune calabrese».
L’auspicio del giornalista e massmediologo è che lo Stato Italiano per una volta dimostri lealtà e coraggio verso una terra già martoriata da pregiudizi e provvedimenti che si sono rivelati autoritari e sbagliati. «Qui il Comune è già stato sciolto è non è servito a nulla. Si tratta di una legge che va rivista perché, pur essendo giusta nell’intento, colpisce la reputazione dell’intera comunità». In un’ipotetica lista per le comunali Davi pensa di coinvolgere più gente del posto. «Conosco bene il territorio – ha concluso - ho un rapporto diretto con i cittadini e spero di coinvolgere tanti giovani e magari anche qualche elemento esterno».