«Abbiamo ereditato un Comune con un passivo tra i cinque e i sei milioni di euro, provocato soprattutto dalle terribili conseguenze della scelta di Antonio Barile, quando era sindaco, di mandare il municipio in dissesto per proprio tornaconto e protagonismo politico». Con queste parole Rosaria Succurro, sindaca di San Giovanni in Fiore, riassume il contenuto della relazione svolta in consiglio prima dell’approvazione del bilancio preventivo dell’ente.

Risorse misere

«I miei concittadini – si legge in una nota – devono sapere la verità, perché soltanto così potremo andare avanti in maniera trasparente, rimboccandoci le maniche, risanando il bilancio, trovando fondi aggiuntivi e programmando un nuovo corso al di là di chiacchiere e fantasie. Quando mi sono insediata, ho trovato un bilancio di un milione e 60mila euro, al netto delle somme già vincolate. In sostanza si tratta di 60 euro per abitante, cioè una miseria spaventosa che fa riflettere sulle gravi responsabilità politiche rispetto alla situazione».

Debiti pregressi

Il sindaco poi, dipinge un quadro impietoso dei debiti pregressi, alimentati dalle somme dovute per il servizio di spazzatura, «per un valore di 2 milioni e 100 mila euro per gli anni 2016-2017-2018 e di 800 mila euro per gli anni 2019-2020». E poi ancora, continua la nota, «un decreto ingiuntivo di 535mila euro cui il Comune non si è mai opposto, fino alle richieste di Sorical per acqua mai pagata negli anni passati».

Niente dichiarazione di dissesto

Rosaria Succurro tuttavia, ha scartato la via del dissesto «che mi avrebbe fatto comodo - scrive il sindaco nella nota - come è tornata utile a Barile, che continua a giocare sulla denigrazione e a inveire a ruota libera, pur senza avere uno straccio di proposta. È proprio da quel dissesto che i commissari ci hanno comunicato che erediteremo ancora 2,3 milioni di euro circa di debito, naturalmente a carico delle casse comunali».

Stabilizzazione storica

«A fronte di questo degrado, grazie a un lavoro di squadra della giunta e dei responsabili degli uffici, abbiamo stabilizzato – rimarca Succurro – tutti i lavoratori Lsu ed Lpu, compiendo un atto storico e significativo per il loro futuro e per la crescita economica di San Giovanni in Fiore. Inoltre – conclude la sindaca – abbiamo restituito ossigeno alle politiche sociali, scongiurando nuove perdite di finanziamenti assegnati come avvenuto negli anni recenti quando sono stati restituì indietro i fondi Pac Infanzia e Anziani per un importo di circa 500.000 euro».