Il leader della Lega in un'intervista rilasciata al Mattino non esclude l’ipotesi che sull’attuale attuale presidente f.f. possa ricadere la scelta del Carroccio. E poi la bordata agli alleati: «Il nostro è l'unico partito pulito»
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Stanno facendo parecchio rumore le dichiarazioni che il leader della Lega Matteo Salvini ha rilasciato in una intervista concessa al Mattino. Il Capitano che ha prima fatto il punto sull’azione del governo guidato da Mario Draghi si è soffermato sui prossimi appuntamenti elettorali portando in maniera autonoma il discorso sulla Calabria.
Per Matteo Salvini non è così scontato che la candidatura spetti di diritto a Forza Italia così come fin qui si è sempre ribadito. A domanda specifica sulle intenzioni del Carroccio e sulla possibilità di una riapertura delle trattative per arrivare alla candidatura dell’attuale presidente della giunta ff Nino Spirli, Salvini ha risposto così: «Prima i programmai, poi i nomi, ma Spirlì sta facendo un grande lavoro e la Lega è l’unica forza a non essere stata sporcata e punita da arresti di suoi uomini».
Una vera e propria stilettata agli alleati di Fi e Fdi, ma anche dell’Udc, che hanno visto diversi esponenti coinvolti in inchieste giudiziarie. Solo per restare alla legislatura in corso i nomi sono quelli dell’ex presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini (Fi), del consigliere di Fdi (Domenico Creazzo) e dell’ex assessore al Bilancio Francesco Talarico (Udc).
Le dichiarazioni di Salvini vanno senza ombra di dubbio a complicare uno scenario già incandescente. Le tensioni dentro Fi sono quanto mai evidenti, né la nomina di Giuseppe Mangialavori coordinatore regionale del partito sembra avere sortito gli effetti sperati. Anzi ha provocato grande malumore a Reggio dove Francesco Cannizzaro ha rifiutato l’incarico di vice e aperto di fatto un fronte di discussione interna. Non è poi arrivata, complice il rinvio delle elezioni, l’ufficializzazione della candidatura di Roberto Occhiuto che, invece, è stato nominato capogruppo Fi alla Camera in sostituzione di Mariastella Gelmini diventata ministro. Una carica che lo stesso Occhiuto aveva declinato qualche settimana fa con un post esplicito su facebook in cui scriveva di preferire la candidatura a governatore come se le due postazioni fossere alternative.
Alla finestra aspetta anche Fdi. Giorgia Meloni, dall’opposizione al governo Draghi, vuol far valere tutto il peso di sondaggi in continua crescita e giocarsi tutte le carte disponibili al tavolo con gli alleati dove saranno decise le candidature per le regionali, ma anche per le amministrative. E nella nostra Regione la possibilità di spendere il nome di Wanda Ferro è una possibilità sempre presente e la stessa deputata ha dichiarato che non si tirerebbe indietro davanti ad una chiamata diretta.