Si annuncia una protesta in sordina quella organizzata a Soverato in occasione della visita del ministro dell'Interno Matteo Salvini. I contestatori sono stati infatti dislocati dalle forze dell'ordine lontano dal luogo dove è stato allestito il palco che il leader della Lega calcherà questa sera alle 21. In piazza a protestare contro la politica del ministro dell’Interno vi è il sindacato Usb, il comitato "Mai con Salvini" e ancora tanti giovani.

 

Nel pomeriggio Salvini ha fatto tappa a Isola Capo Rizzuto: «Gli italiani hanno bisogno di sì, di lavoro, di infrastrutture» ha affermato. «Io sono arrivato in questa terra stupenda – ha aggiunto - e mi domando chi ha governato questa terra in tanti anni dove abbia messo i soldi invece di usarli per strade, autostrade, porti, aeroporti, ferrovie. C'è un mare stupendo, una terra stupenda ma se non ci arrivi... Parliamo di questo e per parlare di questo c'è bisogno di un governo. Noi siamo pronti».

 

 «Spero che nessuno perda tempo – ha proseguito -. Noi siamo tutti pronti per andare in Parlamento lunedì o nei giorni successivi, perché l'Italia non può rimanere a lungo nell'incertezza E quindi prima si vota e prima gli italiani avranno un nuovo governo con una nuova manovra economica con cinque anni di certezze. Spero che nessuno nel Pd o nei Cinque stelle voglia tirarla a lungo».

 

 «Cosa rispondi ad uno che ti dice tamarro? Non la vedo una grande contestazione politica». Così Salvini replica al post pubblicato nel pomeriggio da Beppe Grillo. «Oggi - aggiunge ai giornalisti nel corso della sua tappa a Le Castella di Isola Capo Rizzuto, nel Crotonese - sono attaccato da Grillo e da Richard Gere, me ne farò una ragione. Io rispondo agli italiani, non a Grillo o a Richard Gere».

 

E in merito alle dichiarazioni di Berlusconi e Meloni su un accordo per una coalizione di centrodestra dice: «La prima cosa da fare è avere una data del voto, poi parleremo di accordi. Gli italiani vogliono la certezza di andare a votare. Sento Grillo e Renzi - ha aggiunto il leader della Lega - e inorridisco al pensiero di un governo tra loro. Siamo seri, l'Italia ha bisogno di certezze».

 

Dopo il bagno di folla, con qualche contestazione da parte di poche decine di persone, anche un bagno in mare circondato dai sostenitori, tra selfie, battute e schizzi d'acqua. Il vicepremier non ha resistito ai 36 gradi e, dopo il bagno di folla, ha optato per un tuffo nel mare Ionio. «E adesso vado a fare il bagno come tutti i comuni mortali», ha detto alla scorta e alla gente che lo seguiva.